È ancora bufera sul Manchester City, negli ultimi anni al centro di varie inchieste da parte dell’Uefa e della FA. La coda delle polemiche non accenna a fermarsi: “The Athletic” ha accusato la società di aver tentato di indurre un adolescente a giocare per i Citizens creando un lavoro di scouting “falso” per suo padre e facendo finire illecitamente migliaia di sterline nelle tasche della famiglia del giocatore.
Chi è Gabriel Fernando Almeida
Si tratta del centrocampista brasiliano Gabriel Fernando Morais Casseres de Almeida, nato nella evocativa località di Santos nel 1996 ed entrato a far parte dell’accademia del City come candidato nel 2011. All’epoca dei fatti il ragazzo era considerato uno dei migliori giovani talenti al mondo, avendo precedentemente fatto parte della scuola calcio di Sporting Lisbona e Tottenham Hotspur. Durante il suo periodo con il City, l’adolescente, descritto a “The Athletic” da un ex compagno di squadra come “tipicamente brasiliano, capace di fare trucchi che un inglese non si sognerebbe di provare”, si allenava spesso anche con la prima squadra, nonostante la giovane età.
Il padre di Almeida contro il City
Il sito web sportivo inglese ha rivelato che al padre di Gabriel Fernando Almeida era stato offerto uno stipendio mensile di 1.120 euro, da settembre 2011 a giugno 2012. Il problema è che, secondo quanto scrive “The Athletic”, questo lavoro non è mai stato svolto. “Mi hanno pagato ma non ho mai lavorato – ha spiegato il padre del calciatore – non sapevo nemmeno l’inglese. Sono andato a un corso di scouting un paio di volte, ma era tutta una bugia”. Il regolamento del Premier vieta espressamente di offrire un vantaggio sotto forma di pagamento “al giocatore (minore) oa qualsiasi persona a lui collegata, direttamente o indirettamente”. Stando al portale Transfermarkt, oggi Gabriel Almeida è svincolato.