Manchester City, Guardiola: «Retrocessione? Non mi dimetto neanche in League One»

MANCHESTER, ENGLAND - DECEMBER 29: Pep Guardiola, Manager of Manchester City looks on during the Premier League match between Manchester City and Sheffield United at Etihad Stadium on December 29, 2019 in Manchester, United Kingdom. (Photo by Alex Livesey/Getty Images)

L’Everton è stato punito con 10 punti di penalizzazione. Il Manchester City, attualmente sotto indagine per presunte violazioni del Fair Play Finanziario della Premier League, adesso rischia una sanzione ugualmente esemplare. Addirittura, i  Cityzens potrebbero essere anche retrocessi in caso di colpevolezza.

Il tema è stato affrontato da Pep Guardiola in conferenza stampa dichiarando: «Perché non dovrei credere che siamo innocenti? Sono gli avvocati ad avere il compito difendere la società davanti al giudice. Aspettiamo e poi accoglieremo le decisioni in merito. Non dirò una parola sull’Everton perché non conosco la realtà di quello che è successo. Sono due casi completamente diversi. So che la gente dice: “Perché il City non viene retrocesso in Conference” (la Lega calcistica inglese più bassa in assoluto, ndr). Ma aspettiamo. Sono due casi diversi, non è la stessa cosa. Uno di questi è più lungo e molto più complicato».

In ultima istanza, Guardiola ha risposto così a chi gli chiedeva cosa farebbe se il club fosse punito con la retrocessione: «Per il momento siamo innocenti. Ci sono più possibilità che io resti se veniamo retrocessi in League One (l’equivalente inglese della Serie C, ndr) rispetto a quelle di una mia permanenza dopo la seconda vittoria in Champions League».