Man. City, Guardiola sul processo: «Non sono un avvocato»

Manca sempre meno all’inizio del processo che vedrà il Manchester City coinvolto nel processo contro il club, accusato dalla Premier League di aver violato le norme di spesa finanziaria per un lungo periodo di nove anni. Il processo che inizierà lunedì potrebbe durare fino a due mesi, con la prima di molte udienze. Alla vigilia del match col Brentford, il tecnico Pep Guardiola ha risposto ad una domanda proprio sul processo durante la conferenza stampa di presentazione della prossima sfida del City:

«Non sono un avvocato, ce ne sono molti in questo paese e in Spagna. Aspettiamo e vediamo. Tutti sono innocenti fino a quando non viene provata la colpevolezza.

L’ex Barcellona ha poi parlato della plausibile indisponibilità di Haaland nella sfida di domani, che sarebbe legata alla scomparsa di un caro amico del padre: «Un momento difficile per lui e la sua famiglia. Notizia triste. I nostri pensieri sono con lui e la sua famiglia. Vedremo domani se sarà in grado mentalmente e fisicamente di giocare».

Corriere dello Sport: “Le conseguenze potrebbero essere devastanti. Inizia il processo contro il City”