Malattia di Kawasaki, l’appello dei pediatri: “Coi primi sintomi portate bambini in ospedale”

La correlazione tra il Coronavirus e la sindrome di Kawasaki è stata più volte sottolineata negli ultimi giorni. E a spiegare come è stato notata ci pensa anche Angelo Ravelli, direttore della Clinica pediatrica e reumatologia del Gaslini, che racconta al Secolo XIX: “Solitamente al nostro ospedale arrivano dai sette ai nove casi di Kawasaki in tutto l’anno. Ultimamente invece abbiamo ricoverato cinque bambini in meno di venti giorni: il dettaglio che ci ha insospettito è che due di questi bambini sono risultati Covid positivi, altri venivano da famiglie con casi accertati”. La sindrome riguarda soprattutto bambini al di sotto dei due anni. Casi di correlazione con il Coronavirus sono stati segnalati anche in Regno Unito, Portogallo, Spagna e Francia.

Quanto emerso al Gaslini di Genova viene confermato da quanto riscontrato in altri ospedali, soprattutto tra Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Quasi sempre questi bambini erano positivi al Covid o venivano da contesti familiari con persone positive. Da questi riscontri nasce una lettera inviata a 11mila pediatri italiani per chiedere loro di fare particolare attenzione in caso di sintomi sospetti. I primi sintomi sono febbre, occhi arrossati, macchie rosse sul corpo (simili a quelle del morbillo), mani e piedi gonfi. Questa malattia, che è un’infiammazione dei vasi sanguigni, non va sottovalutata perché può anche avere conseguenze gravi. L’invito, rivolto ai genitori, è quello di portare i bambini in ospedale il prima possibile nel caso in cui si presentino questi sintomi.