L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma su Maiello e le sue parole da calciatore del Bari.
«Ho lasciato la B per tornarci con il Bari». Che abbia personalità, prima ancora che con le parole, Raffaele Maiello lo ha già dimostrato in campo, giocando due partite di ottimo livello senza essersi quasi mai allenato con i suoi nuovi compagni di squadra. Un inserimento a tempo di record, peraltro nel cuore del centrocampo, che fa di lui un vero e proprio colpo di mercato per il club biancorosso. Un metronomo che ha dato ulteriore equilibrio alla squadra di Mignani. «Mi ha agevolato il fatto che conoscevo già mezza squadra: con Bianco giocavo addirittura giovanissimo nella scuola calcio del mio paese. Sono stato accolto benissimo, mi sono sentito subito a mio agio» , le parole del 30enne centrocampista di Acerra, prelevato dal Frosinone con la formula del prestito con obbligo di riscatto in caso di promozione in serie B. «Lasciare Frosinone dopo cinque anni non è stato facile. Ringrazio tutta la società, il presidente Stirpe e i tifosi » , la premessa di Maiello, che di quella squadra è stato anche capitano. «Nello stesso tempo non potevo dire di no al Bari: piazza importante e progetto ambizioso. Sono venuto qui anche a costo di lasciare una categoria superiore, perché so di poterla riconquistare con questa maglia. Sono venuto a Bari per raggiungere un obiettivo comune».
Nella presentazione di ieri, ha ripercorso le tappe della trattativa che lo ha portato in biancorosso. «Nell’ultima settimana c’è stato l’affondo decisivo di Polito. Il direttore mi ha parlato del progetto, mi ha convinto subito. Mi ha detto di volere uomini, poi calciatori. Questo aspetto mi ha colpito molto». A Frosinone negli ultimi tempi aveva perso il posto da titolare, ma non la stima del tecnico Fabio Grosso, ex Bari, che gli ha anticipato cosa avrebbe trovato con l’approdo in biancorosso. « Mi ha parlato molto bene dell’ambiente. Ha speso belle parole sul Bari», ha rivelato Maiello, che domenica dovrebbe fare il suo esordio al San Nicola, dopo avere giocato le sue prime due gare in trasferta. « Non vedo l’ora che arrivi quel momento, perché da avversario ho sempre percepito il calore dei tifosi del Bari. Io in passato potevo già arrivare qui. Ora mi piacerebbe fare un bel percorso » . Parole pronunciate con convinzione, a maggiore ragione dopo le due vittorie nelle prime due gare da calciatore biancorosso. «Abbiamo vinto due partite toste, su campi non semplici. Con la Paganese è stata sofferta, siamo stati un po’ fortunati, ma sarebbe stata una beffa non vincere. Con il Monterosi abbiamo disputato una buona gara, ma dobbiamo imparare a chiudere le partite. Siamo una squadra forte. Ma la cosa non mi sorprende, perché il Bari lo avevo già seguito prima, visto che ci giocano dei miei amici. Si vedeva che fosse un gruppo sano, fatto di grandi persone, oltre che di grandi giocatori. Ne ho avuta conferma appena ho messo piede » . Reduce dalla trasferta di Viterbo, per il Bari è già tempo di proiettarsi verso il match casalingo contro il Messina, in programma domenica prossima alle ore 17,30. Torneranno a disposizione il portiere Frattali e il laterale Ricci.