Esperienza, ordine e carattere. Contro il Palermo, Raffaele Maiello è tornato titolare e lo ha fatto nel migliore dei modi, contribuendo in maniera decisiva alla vittoria biancorossa. Un rientro da protagonista per il centrocampista ex Frosinone, che a fine partita ha raccontato le sue sensazioni ai microfoni di Telebari.

«Mi sono sentito bene, sinceramente non mi aspettavo di reggere tutti i 90 minuti, ma sono contento dell’opportunità e soprattutto della vittoria» ha dichiarato Maiello, visibilmente soddisfatto dopo settimane difficili.

Un ritorno non scontato, visto che nelle ultime uscite il suo minutaggio era stato ridotto. «Non giocare non fa piacere. Mi alleno tutta la settimana e poi soffro quando non vengo chiamato in causa, ma fa parte del nostro mestiere. Sono scelte dell’allenatore e vanno rispettate. Però quando tocca a te, devi rispondere presente» ha spiegato con lucidità. E ancora: «A centrocampo i ritmi sono alti, entrare in partita subito non è mai semplice».

Il successo contro il Palermo, secondo Maiello, può rappresentare una vera svolta. «Era uno scontro diretto, una risposta importante. Dopo la buona prova di Catanzaro e questa vittoria, possiamo e dobbiamo puntare ai playoff. Siamo sulla buona strada».

Maiello, però, non nasconde le difficoltà incontrate dalla squadra nel corso della stagione. «Siamo una buona squadra, ma sicuramente avremmo potuto fare di più. Abbiamo perso punti per strada, e se siamo lì in classifica un motivo c’è. A volte non riusciamo ad adattarci all’andamento della partita: cerchiamo tanto di attaccare, ma spesso veniamo puniti in ripartenza».

Una delle tappe più difficili, ammette, è stata la sconfitta di Carrara. «Nel secondo tempo siamo stati sotto tono. È lì che ognuno deve farsi un esame di coscienza. Non siamo stati all’altezza, ma ci siamo confrontati tra di noi e con lo staff. Da lì qualcosa è cambiato».

Infine, uno sguardo al futuro. Il contratto è in scadenza a giugno, ma per adesso non è una priorità. «Qui mi sento a casa, ma adesso non ha senso parlarne. Ho sempre cercato di guadagnarmi tutto sul campo, e continuerò a farlo. Voglio solo dare il mio contributo quando posso. Il contratto è l’ultima cosa a cui penso»