Dopo il fallimento del Parma, l’allora presidente della FIGC Tavecchio disse di non voler vedere più casi simili, dettati da conseguenti passaggi di proprietà sospettosi. Tuttavia, secondo quanto analizzato da “sportparma.com”, emergono delle analogie con quanto sta succedendo a Palermo, in cui una società semi sconosciuta con un capitale sociale di 200 sterline, senza un sito internet o un bilancio approvato, ha acquistato il club rosanero per la cifra di 10 euro, con l’impegno di saldare i debiti milionari. La stessa testata evidenzia che queste scene sono già state viste nella pagina nera del calcio italiano che portò al fallimento del club crociato.