Macalli: «Caos Sambenedettese? Siamo alle solite, mancano i controlli»
« Caos Sambenedettese? Leggo della situazione e vedo che siamo alle solite. Ci sono società che partono con nomi, giocatori e contratti pesanti e non hanno messi per continuare. Non ci sono controlli preventivi. Cosa succede adesso? Verranno deferiti e prenderanno solo delle penalità, non verranno estromessi dal campionato. Bisogna vedere però come andranno avanti, per il momento sono inadempienti. Sono in una posizione intermedia, non vinceranno il torneo ma neanche retrocederanno. Sono nel limbo della classifica quindi non avranno danni. Esistono pene non afflittive e per una società così non ci penserei due volte. Vanno anche tutelati i giocatori.
Come vengono tutelati i giocatori? Si devono tutelare da sé, l’importante è che non slittini più le scadenze. Il calcio deve abituarsi al rispetto delle regole. Siamo in un momento difficile di questo sport non aiutato però, visto che non si producono ricavi. In Serie C ci sono tantissime società che pagano regolarmente facendo sacrifici e quindi bisogna anche tutelare queste realtà. Noi dobbiamo pensare che un calcio che vive grazie all’imprenditoria locale che fa le cose serie. Non bisogna parlare di diminuzione delle squadre, non è determinante il numero. Tra l’altro è già stato diminuiti nel recente passato. E con il semiprofessionismo si rischia anche il lavoro in nero. Servono invece vere garanzie. La soluzione è una e semplice e l’ha ripeto: bisogna applicare le norme». Queste le parole dell’ex presidente della Lega Pro, Mario Macalli, rilasciate ai microfoni di “Tuttoc.com” in merito al caso Sambenedettese.