Lupo: «Nazionali? “No” in Lega arrogante, hanno deciso di metterci in difficoltà»
Fabio Lupo, direttore sportivo del Palermo, è intervenuto oggi in conferenza stampa. Il dirigente rosanero ha fatto il bilancio di queste prime sette giornate di campionato e si è soffermato soprattutto sulla decisione della Lega di non rinviare le partite per gli impegni delle Nazionali. Ecco tutte le dichiarazioni raccolte dalla redazione di Ilovepalermocalcio:
BILANCIO: «Il bilancio al momento è positivo, mi auspicavo un inizio di questo genere. L’avevo detto anche quando è stato sorteggiato il calendario. Giocare quattro gare in casa ci avrebbe aiutato a riconquistare il pubblico, ma venendo dalla retrocessione sapevo che non sarebbe stato facile. Non solo a Palermo, la retrocessione allontana la tifoseria ovunque e ci vuole tempo per riconquistarla. Giocare al “Barbera” nel silenzio assordante ci dispiace, ma ci dà uno stimolo in più per riempirlo. Se la gente ritornerà, sappiamo che sarà perché stiamo facendo bene e non perché abbiamo fatto un appello. È uno dei nostri obiettivi, uno dei più importanti. Far tornare la gente al Barbera significa aver fatto qualcosa di buono».
CASO NAZIONALI: «Io dall’assemblea ho capito una cosa: dall’esterno siamo visti come una squadra forte. Solo questa è la motivazione per cui non ci hanno accordato il rinvio. Anche chi ha detto no non ha dato le giuste motviazioni. Non dico i nomi delle squadre perché non sarebbe rispettoso. Eravamo disposti a pagare le spese in eccesso alle altre squadre a causa del rinvio. Non c’è stata una motivazione plausibile. Nemmeno quando il commissario dice che c’è un vuoto normativo non c’è motivo di ciò. La norma esiste. Si ferma anche il campionato Primavera e non la serie B. Ci troviamo davanti a delle ragioni assurde. Oggettivamente il Palermo avrà i nazionali impiegati, non è una cosa presunta. Potrebbero esserci anche altri nazionali, qualche selezionatore mi ha già chiamato. Ecco perché oggi il comunicato del presidente, non c’è stata sportività e competitività. Hanno detto: “No perché no”. Questa è la cosa che ci infastidisce, hanno risposto come si fa con i bambini. Noi abbiamo posto la questione in termini di principi e dando anche delle possibili soluzioni. Possiamo anche mettere dei filtri, ma è stato solo un semplice no. Ci dispiace, ma questo vuol dire che ci temono. Io non ho timore tecnico, abbiamo una bella squadra e un bel gruppo. È chiaro che l’allenatore vorrebbe l’organico sempre al completo. Ci ha infastidito l’approccio alla cosa. Non siamo stati arroganti. È arrogante dire “no perché no”».
MERCATO: «Ne parlerò dal 15 dicembre in poi. Siamo concentrati sul gruppo che sta facendo bene. La Gumina ed Embalo possono fare meglio e lo sanno anche loro. Sentono la pressione di giocare partite importanti. Io ho fiducia in loro. Con la Gumina stiamo trattando per il rinnovo. Hanno giocato due partite complicate. L’Ascoli è un’ottima squadra, ha messo in difficoltà anche il Frosinone. Siamo temuti, questo deve darci forza, attenzione e responsabilità. La Gumina ed Embalo daranno di più con il passare del tempo, ne sono certo».
ALIBI NAZIONALI: «All’interno del gruppo assolutamente no. Per alcuni è un’opportunità per trovare spazio. Riteniamo il mancato rinvio un’ingiustizia. Siamo convinti di aver un buon organico, non abbiamo nessun alibi. Quella del rinvio è una motivazione reale».
LEGA SERIE B: «La differenza tra il Palermo e le altre società è stata che non ci siamo presentati in Lega per l’elezione. Abbiamo preferito non partecipare perché era in corso l’elezione che è una cosa più importante. Sono due cose ben diverse abbiamo preferito il bene della Lega. Corradino non era un’espressione di unità, nonostante lo reputo molto competente. Abbiamo fatto una scelta che andava al di là dei nostri interessi. Le altre squadre hanno pensato che sia meglio mettere in difficoltà il Palermo».
RICHIESTA IN RITARDO: «Le nostre iniziative sono arrivate tempestivamente, mancavano gli interlocutori che potessero prendere una decisione. Non abbiamo legato l’elezione del presidente alle nostre motivazioni. Abbiamo aspettato con la speranza di un’elezione diversa. Non ci sono state opportunità per presentare il ricorso. Forse era un po’ tardi, ma la tempistica non è dipesa da noi».
TEDINO: «Se abbiamo un gruppo con un’identità lo dobbiamo a lui ed al suo staff, non bisogna dimenticarlo. Lui non si è mai lamentato, non ha mai cercato giustificazioni. La squadra indipendentemente da chi è sceso in campo ha un’idea di gioco. Questo dimostra il lavoro svolto da Tedino. Può giocar bene o male, può capitare a tutti. Ha fatto vedere quali qualità può esprimere questa squadra».
SCELTE DI MERCATO: «Abbiamo mantenuto i nazionali e preso alternative valide. Se muoversi sul mercato bene significava dar via i nazionali non credo sia la scelta giusta. Avrei dovuto prendere 7-8 giocatori cambiando completamente. Abbiamo cercato di trattenere quello di buon che c’era in questa squadra. Abbiamo colto gli aspetti positivi. Ci sono giocatori che quando partono per la nazionale non vedono l’ora di tornare. Struna è stato convinto a restare, voleva andare via. È tornato prima dalla nazionale per lavorare qui. Anche altri non solo struna. Abbiamo puntiamo sulle qualità tecinocbe e morali di questo gruppo. Sostituire 7-8 giocatori non aveva molto senso
PALERMO BRUTTO, SPORCO E CATTIVO: «È una carattteristiche di squadre di B, bisogna stare in trincea e lottare. Credo che queste siano le caratteristiche per vincere la B».
POLACCHI: «Sono contento per i polacchi, hanno una voglia incredibile. Hanno fame di sapere e migliorarsi, chiedono sempre consigli a Thiago Cionek. Il nostro è stato un mercato condiviso del quale mi assumo tutte le responsabilità».
INFORTUNATI: «Balogh sta ultimando la riatletizzazione, non vogliamo accelerare. Ringrazio la federazione ungherese che ce lo ha lasciato qui. Rolando e Monachello devono essere valutati. La speranza è quella di portarli in panchina».
DIFFICOLTÀ NUMERICHE: «Abbiamo fatto una scelta di fondo: non avere una rosa ingombrante. Se ci sono troppi giocatori qualcuno potrebbe essere scontento. Lo abbiamo anche fatto in vista di gennaio, così abbiamo un po’ tutto sotto controllo. Potendo acquistare senza vendere. L’assenza di Monachello, dovuta alla mancanza di preparazione, numericamente ci ha creato qualche problema. La rosa va bene, questa defezione ci ha dato qualche grattacapo. Rolando è noto duttile, può fare più ruoli. Anche Dawidowicz lo è, lo sapevamo già. Abbiamo cercato di prendere giocatori duttili».
AFFRONTARE IL PARMA DOPO IL “NO” IN LEGA: «La squadra ha capito che non ci sono partite semplici. Qui c’è un campionato da affrontare sempre con rabbia e determinazione. Siamo convinti che questa squadra può far bene con tutti. Lo ha dimostrato in queste 7 partite».
RINNOVI: «Sono discorsi che valuteremo più avanti anche in considerazione del mercato di gennaio. Monitoriamo i contratti di tutti, nelle prossime settimane qualcosa faremo».
TRAJKOVSKI: «Dovrebbe capire lui per primo come mai non è ancora esploso e gioca in B. Ha delle importanti qualità, noi cerchiamo di aiutarlo e consigliarlo. Il mister lo sta usando nelle migliori maniere. Alcune volte dà qualcosa in meno, alla sua età avrebbe dovuto avere un percorso diverso».