L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma su Gregorio Luperini che si sta rivelando in questi playoff un “falso dieci” per Baldini.
Il tuttocampista si è preso il Palermo nel momento cruciale. C’è voluto un po’ di tempo, ma Gregorio Luperini ha finalmente messo la sua impronta sull’impianto di Baldini che, fin dal suo arrivo, lo ha voluto in una posizione atipica, sulla trequarti. La vittoria sull’Entella porta la sua firma e coincide con la sua migliore prestazione stagionale.
Un gol e un assist a sottolineare una performance monumentale per chi da centrocampista si è dovuto trasformare quasi in una seconda punta, abbinando anche una corsa a perdifiato su tutto il campo. Un ruolo non semplice per chi in carriera ha fatto quasi sempre la mezzala e che a Palermo ha giocato spesso da interno di una linea mediana a due. Ecco il motivo dei tempi lunghi della sua metamorfosi, nella quale l’ex Trapani ha dovuto prendere confidenza con tempi e movimenti diversi e soprattutto ha dovuto cominciare a pensare da suggeritore. Per uno che non ha il piede da predestinato è stato un bel lavoro di sacrificio e applicazione.