47 presenze ed una rete. Non una qualunque. È il bilancio di Enzo Maresca con la maglia del Palermo. Quel Palermo che insieme a Stefano Sorrentino, Alberto Gilardino e Franco Vazquez ha condotto verso una difficile ed insperata salvezza due stagioni fa. Era il 15 maggio 2016 quando l’esperto centrocampista ex Sampdoria indossava la maglia rosanero per l’ultima volta, in una serata indimenticabile. Un solo gol in due anni a Palermo, il suo compito era d’altronde farli segnare. Ma quell’unica rete difficilmente verrà dimenticata dai tifosi palermitani.
38^ giornata di campionato di serie A, stadio “Renzo Barbera” tutto esaurito: si gioca Palermo-Hellas Verona, per i rosanero c’è in palio la permanenza della massima serie e Maresca sigla la rete del 2-1 con un’incornata vincente sotto la Curva Sud. La gara si conclude poi 3-2 ed al triplice fischio dell’arbitro è festa. Una festa agrodolce, perché il Palermo resta sì in serie A, ma i tifosi rosanero sanno già che i vari Sorrentino, Gilardino, Vazquez e Maresca con indosseranno più i colori della propria città e che potranno rincontrarli solamente da avversari.
Da quel 15 maggio sono cambiate tante cose. Il Palermo non è riuscito a ripetere l’impresa di due stagioni fa ed è retrocesso. Enzo Maresca, invece, dopo una stagione all’Hellas Verona ha dato l’addio al calcio giocato ed ha iniziato la carriera da allenatore. Ma in questo arco temporale non si è dimenticato della sua vecchia squadra. Non a caso, lo scorso aprile non ha usato mezze misure per dire la sua sul momento difficile del club di viale del Fante: «Un’intera città presa in giro, hanno distrutto il Palermo». Affermazioni pesanti, accolte con grande clamore da quanti stavano assistendo alla terribile disfatta del Palermo in serie A.
Oggi Enzo Maresca siede sulla panchina dell’Ascoli come vice allenatore e si appresta a vivere la sua prima partita contro il Palermo da ex. E non un ex qualunque. Sabato pomeriggio il suo Ascoli ospiterà gli uomini di Tedino. Obiettivo salvezza da un lato, promozione dall’altro. L’ex “senatore” rosanero ritrova quindi il Palermo in serie B. Quella serie B che ha contribuito ad evitare miracolosamente due anni fa e dove il Palermo spera di essere soltanto di passaggio.