Il collegio dei commissari Ue ha adottato la proposta del certificato verde vaccinale, per tornare a viaggiare nel periodo estivo, quando la situazione del Covid lo consentirà. Si tratta di un’iniziativa legalmente vincolante, parte di un pacchetto più ampio che riguarda la revoca coordinata e in sicurezza delle misure anti-virus.
Il commissario per la giustizia Didier Reynders ha indicato che il “certificato verde digitale” non costituirà un prerequisito per la libera circolazione e non discriminerà in alcun modo.
Il documento, come riporta “Ilsecoloxix.it”, coprirà tre tipi di certificati: certificati di vaccinazione, certificati di test (test NAAT/RT-PCR o test rapido antigenico) e certificati per persone che sono guarite dal Covid-19. Saranno emessi in formato digitale o cartaceo. Avranno un codice QR (a barre) che contiene le informazioni chiave necessarie e una firma digitale per assicurarsi che il certificato sia autentico. I certificati saranno disponibili gratuitamente e nella lingua o nelle lingue ufficiali dello Stato membro di rilascio e in inglese. Tutte le persone, vaccinate e non vaccinate, dovrebbero beneficiare di un certificato verde digitale quando viaggiano nella Ue.
Per prevenire la discriminazione verso le persone che non sono state vaccinate, la Commissione propone di creare non solo un certificato di vaccinazione interoperabile, ma anche certificati di prova Covid-19 e certificati per le persone che sono guarite da Covid-19. Quando gli Stati membri accettano la prova della vaccinazione per rinunciare a determinate restrizioni di salute pubblica come i test o la quarantena, sarebbero tenuti ad accettare, alle stesse condizioni, i certificati di vaccinazione emessi in base al sistema del certificato verde digitale.