L’edizione odierna del “Corriere dello Sport” si sofferma sull’ultimo arrivato in casa Palermo, Lorenzo Lucca, che ha bagnato il proprio esordio col gol nella sfida contro il Biancavilla. La mamma gestisce un’attività di abbigliamento: «Le mie origini sono al sud, metà pugliese e metà campana. Sono nata a Moncalieri, e lo stesso ho voluto per Lorenzo». Il papà: «Anch’io ho giocato nella D piemontese e lui mi prende in giro: “Alla mia età, ho già fatto più di te”, e in effetti ha ragione». La signora Concetta lancia, indirettamente, un messaggio a Pergolizzi: «Lorenzo è sempre stato un po’ introverso. Parla poco, trattiene le emozioni, bisogna essere dentisti per tirargliele fuori, è timido rispetto alle apparenze. A scuola, ha fatto il liceo sportivo e non credo che proseguirà. Al test di orientamento: Per quale scuola sei portato? rispose deciso: «Voglio diventare calciatore». Poi non si sa mai, mia suocera si è iscritta all’università della terza età». Il padre continua: «Quando mia madre lo portava ai giardinetti, aspettava che quelli più grandi lo invitassero a giocare. E ai nonni, chiedeva sempre carta e colla per costruire una palla e inventarsi le partite nel corridoio di casa. Mi racconta che il suo approccio è stato positivo, che lo hanno accolto bene e che ha vissuto una sensazione unica per il fatto di segnare davanti a tutta quella gente. Lorenzo è un ragazzo solido, molto determinato, fin da piccolo andava a letto presto, curava l’alimentazione e ogni dettaglio, senza che nessuno glielo imponesse. Adora la musica ed è un patito di Jovanotti, un altro Lorenzo come lo stadio “Barbera”».