Lucarelli: «La mia Ternana ha il fuoco dentro. Ma con Bandecchi è tutto più facile»

«In B si vince con intensità. Ma puoi perdere anche contro l’ultima»

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma Ternana e riporta le parole di Lucarelli.

Cristiano Lucarelli che effetto fa essere davanti a tutti lassù? «In questo momento non stiamo dando importanza alla classifica. Il metodo, mio e dello staff, è quello del micro-obiettivo: il massimo da ogni partita. E’ saggio e producente fare così. Dopo nove giornate non avrebbe senso fare diversamente. Ci sono compagini strutturalmente ed economicamente più forti. Ma siamo riusciti a fare squadra e siamo già, evidentemente, più gruppo degli altri. Altrimenti non saremmo primi».

Essere primi a quasi 20 anni dall’ultima volta in B è una bella soddisfazione. Ma non può bastare. Vero? «Bisogna sempre stupire e per farlo c’è da lavorare e migliorare. Ho la fortuna di avere una società ambiziosa. L’organizzazione e la programmazione fa parte della cultura della Ternana».

L’acqua e il fuoco del presidente Bandecchi hanno fatto effetto quasi quanto i suoi consigli tattici. Lei è un allenatore bravo e tollerante. Non crede?
«Perché tollerante? Penso che la convivenza con Bandecchi abbia dimostrato che invecchiando io sono diventato molto più saggio di quanto fossi da giovane. Anche se nessuno avrebbe scommesso un soldo bucato sulla nostra coesistenza. Ma il patron è un grande motivatore e le sue esternazioni sono sempre state indirizzate a farci dare tutto e di più».

Rispetto a un anno fa cosa è cambiato nella sua Ternana che prima stentava e sollecitava interventi clamorosi di Bandecchi, uno che non le manda a dire, e oggi vola? «Il campionato dei record in Serie C credo avesse fatto pensare che la nostra identità fosse ormai definita. Ma la B non è la stessa cosa e abbiamo avuto bisogno di tempo nell’adattamento e per capirlo. Tuttavia, anche nella scorsa stagione abbiamo fallito i playoff per colpa di un rigore contro il Frosinone che non c’era. E, dunque, abbiamo fatto un grande campionato».

In B chi arriva alla fine davanti a tutti?
«In questo momento ci sono squadre che sono indietro. Ma non è escluso che non rientrino nel giro di vertice. Come il Benevento che è fortissimo. Noi siamo degli intrusi. Ma le grandi attese sono tutte lì davanti. Ci sono almeno 11 o 12 antagoniste che possono competere per la A. Vedremo alla fine. La Ternana ha un gruppo unito che gioca insieme da tempo. Se recuperiamo anche gli infortunati (Agazzi, Coulibaly, Favilli, Capuano e Falletti dopo Pettinari rientrato da poco ndr) possiamo resistere lassù. In B mai fatte 5 vittorie di fila nella storia del club in cadetteria? Un segnale preciso anche questo».