Lopalco (Virologo): “Il coronavirus non si è indebolito, circola solo di meno. Ma frontiere chiuse e Tso non servono. Ecco perchè”
Il virologo Lopalco ha rilasciato una lunga intervista a “Open.it”. Di seguito alcune sue parole sullo stato dell’emergenza coronavirus nel nostro Paese: “Lo ribadisco, il virus non si è indebolito: è una fake news. Ci sono meno casi e quei pochi casi sintomatici vengono identificati subito. Quando andiamo a identificare un asintomatico, oggettivamente riscontriamo cariche virali molto basse e questo è un altro elemento che dimostra che la quantità totale di virus in circolo è diminuita. Il virus, però, non è mutato e ce l’ho dimostra l’episodio del focolaio al San Raffaele di Roma. Lì il Sars-CoV-2 è entrato in un contesto delicato e ha fatto molti morti. Né più né meno di quello che è successo a febbraio. La chiusura delle frontiere ha scarso effetto e l’ha avuto anche a febbraio perché i virus non si possono fermare alzando i muri. L’unica cosa da fare è un’attenta sorveglianza a livello locale. Gli interventi efficaci sono due: evitare la partenza dall’estero di persone che abbiano la febbre e mantenere la guardia alta qui in Italia. Tutte le persone con temperatura superiore ai 37,5°C devono essere identificate e isolate: se riusciamo a mettere su un buon sistema di test e tracciamento, questi focolai si spengono. Non c’è bisogno di ricorrere al tso per il coronaviurs, esistono già le leggi in Italia: nel momento in cui i dipartimenti di prevenzione emanano una disposizione di isolamento domiciliare, è obbligatorio rispettarla. Se non restano in casa, incorrono in pesanti sanzioni. Per non parlare del fatto che, nel nostro Paese, esiste ancora il reato di epidemia. Se si dimostrasse che per dolo o colpa un individuo va a infettare altre persone, incorre in un reato molto grave con conseguenze penali serissime. L’abbiamo visto in passato con l’hiv”.