Longo presenta Spezia-Bari: «Classifica? Obiettivo è stare attaccati al gruppo, tante squadre in tre punti»

Il tecnico del Bari, Moreno Longo ha parlato in conferenza stampa alla Vigilia di Spezia-Bari, gara valida per la 10a giornata di Serie B.

Ecco le parole riprese da “Radio Selene”:

Come inquadra la gara contro lo Spezia? «Andiamo su un campo che è sempre stato ostico, anche per un fattore ambientale, su un campo fatto per il calcio; troveremo una squadra in piena salute, che arriva da una serie positiva importante, imbattuta, con la miglior difesa, è quella che nei duelli vinti ha fatto meglio; fisica, verticale, che ti fa giocare sporco, che ti costringerà a fare una partita differente. Dovremo essere abili a leggere la situazione e ad adattarci in fretta alle dinamiche della gara».

La squadra oggi quanto somiglia al calcio di Longo? «Credo che la squadra stia assumendo con costanza un’identità precisa, che vuole proporre, fare la partita, che non vuole speculare sull’avversario. Al di là di qualche pareggio di troppo siamo sempre usciti dal campo con qualche rammarico».

La classifica «Obiettivo era stare attaccati al gruppo, nel giro di 3 punti ci sono tante squadre. Per quanto fatto avremmo voluto qualche vittoria in più. Se non è arrivata è perché dobbiamo credere nel cinismo, nel concretizzare la mole di gioco che creiamo».

Maltempo a La Spezia, si annuncia un terreno pesante. Scelte condizionate dal meteo? «È giusto valutare tutto. Poi è normale che avere la sfera di cristallo per prevedere cosa troveremo non è facile. Dovremo cercare di fare le scelte migliori, per affrontare questo tipo di partita».

Oliveri è pronto? Maita? Turnover? «Oliveri e Maita sono rientrati nel gruppo. Sono a disposizione. Oliveri è nella condizione di essere valutato e lo valuteremo per capire se utilizzarlo dall’inizio o a gara in corso. Ci concentriamo sempre sulla partita da giocare, non su quelle dopo».

Il rientro di Lella. «Siamo contenti che Lella rientra. È un’alternativa, un giocatore importante, in queste due partite ci è mancato perché nel ventaglio di soluzioni ci mancava una freccia importante. Cercheremo di capire se metterlo dentro subito. Al di là che giochi o no, non comporta un cambio di assetto. Abbiamo sempre giocato con una mezzala e una mezzala offensiva dall’altra parte. Non dobbiamo fossilizzarci sui numeri dei moduli, perché la squadra con qualsiasi modulo ha sempre prodotto. Dobbiamo avere equilibrio parlando della coppia Falletti-Sibilli. Le idee vanno sostenute. Anche quella non è una soluzione definitiva. Useremo le risorse che abbiamo in base a quello che vogliamo mettete in atto, per produrre occasioni».

Le palle inattive dello Spezia. «13 su 15 i gol dello Spezia sono maturati su palla inattiva, non è un caso se hai questi numeri. Hanno chi calcia molto bene, Esposito. Saltatori che hanno convinzione, lo fanno bene. Dobbiamo sapere che è un punto di forza, dovremo contrapporci con altrettanta attenzione su una situazione che è un punto di forza».

Lo spessore delle alternative, che sembrano penalizzare il Bari. «Questo è un argomento di cui parliamo dall’inizio della stagione. Con 5 cambi si cambia il 50% dei giocatori di movimenti e possono essere determinanti. Naturalmente favoriscono le squadre che hanno budget più alti, perché ti permettono di avere giocatori con livello più alto. Per questo dico che ci sono mancati Lella e Oliveri. Dobbiamo essere più incisivi. I giocatori devono sentirsi più coinvolti per dare il loro contributo e mantenere il livello alto. Anche noi abbiamo giocatori che possono determinare quando entrano».

La coesistenza di Sibilli e Falletti, come? «Nel modo in cui li avete visti, un modo produttivo. Li si può mettere vicini alla porta in quel modo. Nel calcio ha ragione chi vince e chi fa gol. Vorrei una squadra che abbia i mezzi per vincere le partite. Io spero che la mia squadra continui a produrre come stiamo facendo, prima o poi raccoglieremo risultati».

Simic. «Stiamo parlando di un calciatore che sta lavorando per recuperare terreno. La squadra difensivamente al livello complessivo sta facendo un buon lavoro, anche se dobbiamo migliorare il fattore del cinismo, abbiamo la possibilità di migliorare qualche dettaglio. Ci sono calciatori con caratteristiche diverse che possono essere utilizzati anche a gara in corsa».

L’atteggiamento. «Credo che sul lungo la vittoria arrivi con una squadra che crei i presupposti per cercare il successo. Voglio una squadra che abbia la forza, la mentalità, i presupposti per vincere. Dobbiamo migliorare nel cinismo per chiuderla, ma allo stesso tempo in vantaggio per 1-0 sappiamo che si può portare in porto la partita. In quella fase lì dobbiamo essere più attenti, come il gol preso contro il Catanzaro a difesa schierata».

D’Angelo-Longo, mediaticamente sottovalutati? «Ho grande stima di lui. Arriva dalla gavetta. Ho stima dei percorsi di questo tipo. Per come stanno portando avanti il loro progetto. D’Angelo è arrivato l’anno scorso in un campionato molto sofferto. A gennaio hanno iniziato ad intervenire sulla rosa. Hanno fatto un mercato di giugno sulle indicazioni tecniche, pianificando un percorso. Oggi stanno iniziando a raccogliere dei frutti. Quando ad un allenatore è permesso di programmare i risultati arrivano».