Lochoshvili, infortunio con la Georgia e Palermo nel mirino: “Vado e torno”, ma la caviglia fa male

«Vado e torno», aveva detto con leggerezza Luka Lochoshvili dopo il pari senza reti contro il Bari. Una convocazione con la Georgia da vivere con orgoglio e senza pressioni, utile a mantenere il ritmo partita durante la sosta. Invece, contro l’Armenia, in Nations League, è arrivata una nuova preoccupazione: al 70’, il difensore della Salernitana ha chiesto il cambio per un dolore alla caviglia sinistra, già sofferente da alcune settimane.

Come riporta Pasquale Tallarino sulle pagine de Il Mattino, non si parla ancora di emergenza, ma di un fastidio da tenere sotto controllo. Il club granata è in contatto costante con lo staff medico della nazionale georgiana e attende aggiornamenti. Intanto, qualche messaggio è partito anche dai compagni, nel tentativo di trasmettere vicinanza e capire se ci siano margini per un rientro anticipato.

Il calendario gioca a favore della Salernitana: la Georgia concluderà i suoi impegni il 23 marzo, e il giorno successivo anche Bronn sarà libero dai doveri con la sua nazionale. L’obiettivo è averli entrambi al lavoro già da martedì 26, per valutare le condizioni e capire se sarà possibile forzare o se invece sarà meglio aspettare.

Lochoshvili, in ogni caso, vuole esserci. Da agonista vero, non vuole lasciare nulla al caso in vista della sfida del 30 marzo contro il Palermo, che per lui rappresenta molto più di una semplice partita. Sì, perché c’è un cerchio da chiudere. Era il 27 agosto, e proprio contro i rosanero – ma con la maglia della Cremonese – fu espulso per avere toccato l’arbitro sulla spalla: quattro giornate di squalifica e tanta amarezza, proprio per uno come lui che, da giocatore del Wolfsberger, ricevette il premio FIFA Fair Play per aver salvato la vita a un avversario. Ora Lochoshvili aspetta il Palermo per riscattarsi, dentro e fuori dal campo.

Dal punto di vista tattico, la sua presenza è cruciale. È lui il mancino della linea a tre, con fisico, corsa e la capacità di sganciarsi per creare superiorità, spesso supportato dal ripiegamento di Amatucci. Breda spera di recuperarlo, ma intanto studia alternative. In uno spezzone di allenamento a porte aperte, aveva già testato Ruggeri a destra, Ferrari centrale e Bronn a sinistra, una soluzione d’emergenza nel caso Lochoshvili non dovesse farcela.

Anche perché alle spalle non c’è una vera alternativa di ruolo. Jaroszynski, sulla carta riserva designata, non gioca dal 26 gennaio ed è fuori dai convocati da sei partite. Nell’ultimo periodo il suo nome compare regolarmente nel bollettino sanitario sotto la voce “lavoro differenziato”.

La Salernitana spera, Lochoshvili combatte. L’adrenalina c’è, l’obiettivo è chiaro: tornare in campo per difendere il terzo clean sheet consecutivo, chiudere un cerchio aperto all’andata e guidare la squadra verso un finale di stagione più sereno.