“Se una persona viene chiamata per il vaccino di AstraZeneca e rifiuta di vaccinarsi verrà successivamente nel tempo considerata per altre tipologie di vaccini. Sono state date ad oggi indicazioni per un uso preferenziale dei vaccini a mRna per gli over-80, personale sanitario o Rsa e soggetti estremamente vulnerabili. Chi deciderà di rifiutarsi di fare il vaccino di AstraZeneca, verrà messo in lista per ricevere un altro tipo di vaccino. Abbiamo valorizzato il principio della massima precauzione arrivando alla sospensione temporanea del vaccino di AstraZeneca.
È stato valutato che su 20 mln di persone vaccinate in Ue e Gb non ci sono evidenze che il vaccino AstraZeneca, che copre al 100% per forme gravi, incrementi il rischio di complicanze tromboemboliche. In tutto ci sono 25 casi trombotici su 20 mln di vaccinati e non è dimostrabile un nesso di causalità e ricordiamo che l’infezione Covid è assai più pericolosa anche per questo tipo di infezioni.
Nonostante i pronunciamenti di Ema vi sarà un’attenzione e saranno condotti ulteriori studi per chiarire i determinismi alla base degli eventi trombotici rari. Il nostro Paese ha tutti gli strumenti per approfondire pur a fronte dell’estrema rarità degli eventi, proprio perchè non si vuole trascurare nulla. Tali valutazioni saranno anche condotte creando gruppi di lavoro in Aifa”. Queste le parole di Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore della Sanità, rilasciate in conferenza stampa in merito al vaccino AstraZeneca.