«Non la definirei “eroica”, ma sicuramente è stata una prestazione di grande volitività. Soprattutto perché la squadra è stata costretta a giocare in undici, e poi in dieci per l’infortunio di Valente. Prestazione che fa il paio con quella di Catanzaro. Grande cuore, oltre che segno che la squadra sta lavorando bene, nonostante il Covid abbia colpito il Palermo in maniera molto decisa. In questo momento la classifica non rende assolutamente merito al momento agli sforzi della società.
Al di là del risentimento per una partita che non è andata bene, chi è subentrato consapevolmente nella gestione del Catania sa quel che questo campionato presuppone. Hanno fatto tutto quel che secondo loro andava fatto, ed allestito un organico che abbia una certa competitività. Sapranno loro come motivare la squadra. Non solo quando c’è di mezzo il derby, ma per tutto il campionato e per riportare il Catania a quei livelli dove ci si aspetta.
Palermo sta avendo troppi problemi, sarebbe un errore gravissimo mettere in discussione in questo momento un allenatore che avrebbe trovato spazio tranquillamente anche in Serie B. Con Boscaglia la dirigenza ha gettato le basi per un progetto importante. Impossibile pensare che questo allenatore possa rischiare. La speranza è che possa “passà a nuttata“. Serve tempo, e serve recuperare l’organico». Queste le parole di Pietro Lo Monaco, ex dirigente di Palermo e Catania, rilasciate ai microfoni di “Sport19.it” in merito al campionato dei rosanero.