L’edizione odierna de “Il Tirreno-Livorno” riporta un’intervista a Luca Mazzoni, portiere del Livorno, squalificato dopo essere risultato positivo ad un controllo anti-doping: «Situazione pesante, ci sarà un processo a maggio, aspettiamo quella data per vedere cosa succederà. Ci sarà modo e tempo per parlarne dentro l’aula del tribunale, dove spiegherò tutte le mie ragioni e la mia innocenza. Non posso dire di più. Mi manca il campo, mi mancano i ragazzi. Ci penso in ogni momento della giornata. Sono tornato a Livorno con un obiettivo da raggiungere in tre anni: salire in B e poi consolidarsi. In B ci siamo arrivati, adesso è il momento di portare a termine il progetto. Confido nei miei compagni». Ma il Livorno lo guardi in tv? «Lo guardo? Lo divoro… e soffro. Non immagini quanto. Le ho viste tutte. Non sono più venuto allo stadio perché non riesco a trattenere le emozioni e dunque non so come potrei reagire, ma adesso non ce la faccio più a resistere». Cioè? «Contro il Palermo torno allo stadio. Ho deciso. Non posso non essere a fianco dei miei compagni anche se da una posizione diversa. Non ho ancora deciso se andrò in tribuna o in un’altra parte dello stadio, deciderò in extremis». I contatti con la squadra ci sono ancora? «Sì, sento spesso i ragazzi. Con Andrea Luci ci sentiamo tutti i giorni. Per come la vedo io, questi ragazzi stanno facendo un’impresa. Tre-quattro mesi fa nessuno credeva nella salvezza, per tutti eravamo spacciati. E invece adesso siamo lì che ci giochiamo la salvezza. Guardavo la partita col Foggia e dopo il primo tempo mi era preso un po’ di sconforto. Ma io conosco questi ragazzi, so cosa possono tirare fuori. L’hanno sempre dimostrato. Anche a Foggia, e lì non è facile, in quell’ambiente. Se avessimo perso a Foggia, sarebbe finito tutto. E invece è arrivato il pareggio, e questo conferma che la squadra ha grandi attributi. Possiamo battere il Palermo, ne sono sicuro. Se guardo indietro, il Livorno ha sbagliato solo due partite, con Cittadella e Perugia. Ma ha firmato una grande rimonta, un calo ci poteva stare. Io dico che la salvezza ce la possiamo conquistare, contro tutto e tutti. Mi sono un po’ isolato, in questo momento preferisco parlare con persone che mi conoscono bene. Ho una battaglia da combattere e la combatterò. Voglio dimostrare che Luca Mazzoni è innocente. Voglio dimostrarlo in primis alla mia famiglia, e poi anche per il Livorno perché sai bene quanto ci tengo alla maglia e non voglio assolutamente che il mio nome possa infangarla. Ringrazio chi mi ha sostenuto e chi mi sta vicino».