Pantaleo Corvino è intervenuto alla Palermo Footbal Conference racco0ntando un aneddoto su Maurizio Zamparini.
Ecco le sue parole:
«In sala stampa a Firenze mi fu fatta una domanda su un calciatore che voleva il Palermo. Il club rosa credeva, come me, di averlo fatto suo. Zamparini disse quella sera che doveva partire per Basilea per definire la trattativa con un giocatore senza fare il nome. A questo giocatore mancavano solo le firme per noi. Ad un certo punto Foschi mi disse che Zamparini aveva chiuso per Kuzmanović. Io chiamai l’agente del giocatore e mi tranquillizzò sul buon esito della nostra trattativa. Foschi mi venne a trovare inveendo contro di me. A modo mio cercai di fargli capire che era una trattava che io avevo definito e Zamparini usò brutte parole sul mio conto dicendo che ero uno sciacallo. Zamparini una volta mi invitò nella sua villa a Varese e sua moglie cucinò il miglior pollo che abbia mai mangiato in vita mia. Quando mi fu fatta la domanda dissi ‘preferisco essere uno sciacallo che un pollo anche se il pollo più buono della mia vita l’ho mangiato grazie alla sua signora. Chi lavora è normale faccia errori di valutazione. Io cerco di sforzarmi, nella scelta dell’attaccante e del portiere non posso mai sbagliare. I miei primi dieci milioni di euro li spesi per un calciatore del Palermo Luca Toni. E in carriera li ho spesi solo per quattro giocatori una cifra che va dai dieci ai quattordici milioni. Durante un riscaldamento dieci un colpetto a Luca sulla spalla dicendogli: ‘’Mi raccomando’. Lui mi disse che mi avrebbe fatto divertire in quella stagione ed effettivamente poi vinse la scarpa d’oro. L’attaccante è un ruolo in cui mi sforzo maggiormente insieme al portiere».