Lite assurda finisce in tragedia: società sconvolta | “Arrestato per omicidio”

Tifosi disperati/ fonte Facebook- ilovepalermocalcio.com

Un fatto drammatico coinvolge il club italiano: un uomo ha perso la vita è un altro è stato messo in manetta per aver causato l’omicidio.

La passione per il calcio è un qualcosa che ormai accomuna la maggior parte del nostro paese, anzi quasi del mondo. Fin da quando si è bambini si ha il sogno di poter magari arrivare a giocare nella propria squadra del cuore. Quanto di noi ogni domenica rinunciano a molte cose per stare a sostenere la maglia per cui tifiamo.

Il calcio non è solo uno sport ma qualcosa che fa crescere, fa divertire e a volte fa addirittura emozionare. Anche nel cacio però come in tutte le cose ci sono dei lati negativi. Il razzismo , la corruzione, la violenza sono purtroppo presenti anche in questo sport.

Purtroppo poi a volte si va anche oltre il tifo. Ad esempio nei giorni scorsi un accaduto che ha coinvolto un club Italiano di rilievo ha sconvolto tutti per la sua gravità. Una lite ha potato addirittura all’arresto e alla morte di un uomo.

Un accaduto sconcertate mette in cattiva luce la tifoseria di un top Club italiano

La vicenda riguarda due capi ultrà interisti, Totò Bellocco e Andrea Beretta. Le immagini di videosorveglianza hanno potuto farci ricostruire la scena che è avvenuta all’interno di una vettura Smart. Da quanto visto il capo ultrà Toto Bellocco di 36 anni avrebbe sparato al quarantanovenne Andre Beretta, che avrebbe risposto accoltellandolo ed uccidendolo.

Resta però il dubbio che prima sia avvenuto l’accoltellamento e che poi Beretta si sia autoinflitto un colpo di pistola all’anca.

Tifosi Inter/ fonte LaPresse- ilovepalermocalcio.com

Le dichiarazioni di Andrea Beretta dopo l’arresto.

Dopo l’accaduto l’autore dell’accoltellamento è stato arrestato per omicidio volontario e successivamente interrogato. Durante l’interrogatorio il capo ultrà neroazzurro dichiara: ”Non avevo alternativa. Mi sono difeso sennò m’ammazzava. Sapevo che voleva farmi fuori, minacciava me e la mia famiglia. Non dormivo da quattro giorni e giravo armato”.

Secondo le nostre fonti il fatto e accaduto per dei conflitti che riguardavano degli affari dei tifosi interisti. Tali accaduti sono inconcepibili, purtroppo non è la prima volta che succedo eventi simili  ma tutti ci auguriamo possa essere l’ultima. Concludiamo con il dire che bisogna essere di liberi di tifare e di divertirsi. Gli accaduti che abbiamo raccontato sono cose che non appartengono al calcio e allo sport in generale.