Da lunedì l’Italia sarà in zona rossa e in zona arancione ad eccezione della Sardegna, altra battuta d’arresto per gli sportivi che vedono ancora una volta chiuse le palestre e le piscine. L’edizione odierna del “Corriere della Sera” fa il punto sulle nuove restrizioni nel campo dello sport dovute all’aumento di contagi da Coronavirus.
Corsa al parco
Nella fascia arancione «è consentito svolgere attività sportiva o attività motoria all’aperto, anche presso aree attrezzate e parchi pubblici, ove accessibili, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività, salvo che non sia necessaria la presenza di un accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti». Palestre e allenamenti all’aperto Palestre e piscine sono chiuse ma l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere svolte all’aperto presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, sono consentite nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento. Le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere e centri termali sono consentite esclusivamente per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza e per le attività riabilitative o terapeutiche.