L’intervista al doppio ex di Palmese-Palermo, Silipo: «Occhio all’ambiente e la Palmese non va snobbata»
L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” riporta le dichiarazioni di Fausto Silipo, ex calciatore di Palmese e Palermo. Domenica il Palermo cerca a Palmi il riscatto dopo la prima sconfitta stagionale, che partita si aspetta? «Non penso che ci siano problemi per il Palermo. La sconfitta col Savoia ci può anche stare, ma immagino quanto pesi in questo momento un risultato negativo. Nel calcio, però, capitano anche le sconfitte e l’importante è dimostrare subito di potersi rialzare. Il cammino del Palermo mi sembra però destinato ad un solo traguardo, i risultati parlano chiaro, così come per la Palmese». Lei ha conosciuto Palermo da calciatore e Palmi da allenatore, sul piano ambientale cosa ci si deve attendere? «Sicuramente il Palermo troverà un ambiente molto caldo, anche se la posizione in classifica fa scemare un po’ tutto. Io ho pure un ottimo ricordo della piazza, è stato il mio primo anno da allenatore e stavamo per vincere un campionato con una squadra rifatta ex novo. Ho vissuto bene lì, è una cittadina sul mare ed è un posto fantastico, ha anche una storia calcistica che magari non sarà paragonabile a quella del Palermo, ma in passato hanno avuto ottimi giocatori e allenatori, oltre che dirigenti». Il campo,invece, riserverà non pochi problemi viste le dimensioni… «Per il Palermo sarà sempre così e dovrà lottare contro chiunque, perché nessuno regalerà nulla ai rosa. Penso però che alla fine prevarrà la loro qualità rispetto a queste insidie, anche se nessuna squadra può mai permettersi di snobbare l’avversario. Specialmente in un campo così. Però il Palermo non penso abbia bisogno di queste raccomandazioni, un minimo di attenzione serve sempre contro tutti». I sei gol realizzati nella stagione 1979/80 fanno di lei il miglior difensore goleador in singola stagione col Palermo: Lancini è a quota due, pensa che può raggiungerla? «Eh, ma il livello ai miei tempi era un’altra cosa (ride, ndr). Ovviamente non penso a questi numeri, il passato è passato, però è bello ricordare che, oltre ad essere un discreto libero, sono stato in carriera anche un discreto realizzatore. Speriamo che questo primato duri ancora».