L’edizione odierna di Tuttosport si sofferma sulla galassia del City Group analizzando anche quella che sarà la nuova era per il Palermo.
Adesso è una squadra di calcio al completo. Con l’acquisto del Palermo, il City Football Group degli emiri di Abu Dhabi è sbarcato nell’undicesima nazione del suo impero calcistico. L’Italia entra in una distinta che comprende Inghilterra (Manchester City), Francia (Troyes), Spagna (Girona), Belgio (Lommel), Stati Uniti (New York City), Austra[1]lia (Melbourne City), Giappone (Yokohama Marinos), India (Mumbay City), Cina (Sichuan Jiuniu), Uruguay (Montevideo City Torque). Europa, Asia, Australia, Sud e Nord America: sulla galassia calcistica creata negli Emirati Arabi non tramonta mai il sole.
AMBIZIONI SUPERIORI Il Palermo ha davanti una prospettiva di ascesa che, nei piani dei nuovi proprietari, dovrebbe portare la squadra rosanero nella parte sinistra della classifica della Serie A nel giro di cinque anni, un salto in avanti molto deciso dopo la promozione in B appena conquistata nella finale playoff col Padova. Il progetto mira in alto, ma senza frenesia. Il Palermo in quest’ottica potrebbe ambire a chiudere in una posizione da Europa League, in parallelo con le dimensioni della città, la quinta d’Italia per popolazione dopo Roma, Milano, Torino e Napoli.
I sogni, però, non possono spingersi più in là perché l’ammiraglia della famiglia Al Nahyan resta il Manchester City. È la squadra di Pep Guardiola che deve salire sul tetto d’Europa. Ma le ambizioni del City Football Group per il Palermo sono superiori a quelle proiettate su Troyes, Lommel o Girona (appena promosso nella Liga). Influiscono le dimensioni della città, ma non solo.