Capitan Nestorovski in questo girone di ritorno sta trovando la via del gol, cosa “inusuale” per lui visto che nella passate stagioni al Palermo da gennaio in poi ha fatto fatica. Basta considerare che nei primi due anni in maglia rosanero ha messo a segno complessivamente 7 reti da gennaio a giugno (4 nel primo anno e nel secondo). In questa stagione è invece già a quota 4 nel nuovo anno solare. Il bottino poteva però essere più ampio, perché rimane ancora nella memoria dei tifosi rosanero il rigore calciato malamente contro il Venezia quando il risultato era di 1-0 per i padroni di casa.
Quel rigore avrebbe potuto cambiare la partita che poi, grazie a Puscas, è terminata 1-1. Nestorovski ha trovato con più continuità la via del gol, ma in campo sembra essere più nervoso del solito e nelle ultime 4 partite ha rimediato 3 cartellini gialli, due soltanto in quella di ieri, a Cosenza, quando nel giro di tre minuti l’arbitro gli ha sventolato in faccia il cartellino. Il secondo giallo era sicuramente evitabile visto che il capitano, dopo che l’arbitro aveva sistemato la barriera, ha deciso di contare i passi e far presente che i suoi compagni erano molto più distanti della distanza minima richiesta e per questo motivo ha lasciato i rosanero in 10 per i minuti finali.
Da uno come lui, capitano per giunta, ci si aspetterebbe un atteggiamento diverso. Soprattutto perché il campionato entra adesso nel rush finale. I rosa saranno chiamati ad un trittico di gare che potrebbero decidere il loro destino e proprio ieri sono stati ammoniti due leader come Bellusci e Rajkovic che erano in diffida e salteranno la sfida col Pescara in programma mercoledì sera.
Dopo questo accaduto Nestorovski ha capito il suo errore e, tramite il proprio profilo Instagram, ha chiesto scusa ai tifosi. Scuse che sicuramente avrà rivolto anche ai propri compagni di squadra che si fidano di lui e hanno bisogno dei suoi gol per poter tornare in serie A. La speranza è quella di non vedere più episodi del genere, non solo da Nestorovski. Episodi che possono costare cari a tutta la squadra che non può più permettersi passi falsi se ha voglia di tornare nella massima serie.