Liga, 59 milioni di budget. Domani la “favola” Girona sfida il Barcellona

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulla Liga e in particolar modo sul Girona.

Comunque vada, sarà un successo. Questo pensano a Girona, e vale per domenica come per l’intera stagione. Domani sera a Montjuic va in onda il derby catalano, altrimenti noto come “Derby dell’Indipendenza” per questioni politiche. Il Girona si presenta con 4 punti di vantaggio sul Barcellona e anche perdendo resterà davanti al campione uscente.

Autarchia Impossibile prevedere uno scenario di questo tipo all’inizio della Liga. Il Girona potrà avere alle spalle il City Football Group, ma il budget stagionale resta di 59 milioni di euro e i giocatori prestati dalla casa madre sono due. No, il miracolo Girona è autarchico, perché dalla città catalana che ha avuto come sindaco Carles Puigdemont, profugo politico e simbolo dell’indipendenza della regione, vengono la maggior parte dei dirigenti del club. Su questa struttura altamente locale è stato impiantato un tecnico madrileno, Michel, cresciuto a Vallecas prima come cittadino e poi come giocatore. I genitori avevano una frutteria, e lui ha fatto maturare ogni squadra che ha gestito, conquistando la promozione con il Rayo del suo ‘barrio’, con l’Huesca e col Girona. Michel ha imparato il catalano, conquistandosi pubblico e stampa locale, e ha costruito una squadra umile ma senza paura.

Obiettivo Europa Stuani in estate ha ricevuto una bell’offerta dalla Saudi Pro League, ma ha resistito. Ha una simbolica clausola di rescissione da un euro e un contratto fino al 2026, che lo porterà alla soglia dei 40 anni. «Il nostro obiettivo? Continuare così e arrivare in Europa. E se ce la facciamo, io voglio esserci – ha detto Cristhian, con l’h dopo la t – Non c’è niente di più bello che ritirarti dove hai fatto storia e dove la gente ti ha mostrato tanto affetto». Anche giocando poco: «A me piace stare in campo, come a tutti. Non è facile andare in panchina. Però capisco la situazione e l’allenatore. Stiamo facendo qualcosa di incredibile e non dobbiamo diventare pazzi cercando di restare sempre in testa, l’importante è continuare a lavorare con umiltà per continuare a stare su in alto in classifica». Il Barcellona è avvisato.