Intervistata da Sicily In The Box l’ex dirigente amministrativa dell’U.S. Città di Palermo, Daniela De Angeli ha parlato della sentenza del Tribunale di Venezia che l’ha vista soccombente dinanzi alla causa che aveva intentato contro Alessio Alaimo autore del libro Maurizio Zamparini ambizione passione visione edito da Amazon e nei confronti dell’agente palermitano Beppe Accardi e l’ex presidente del Palermo Giovanni Giammarva.
Daniela De Angeli come disposto dal Giudice del Tribunale di Venezia Sara Barison, dovrà quindi farsi carico delle spese legali relative ad Alaimo e Giammarva difesi dall’Avvocato Pietro Alosi e a Beppe Accardi assistito dall’Avvocato Annalisa Roseti.
«Riguardo alla sentenza – ha spiegato Daniela De Angeli ex proprietaria delle quote del Palermo prima che il club passasse di mano ai Fratelli Tuttolomondo – il giudice ha ritenuto che non ci sia stata diffamazione. Evidentemente a meno che non vengano usate frasi volgari nei confronti della persona obiettivo delle nostre invettive, si può dire qualsiasi cosa. Ci si può spingere così oltre da demolirla sia moralmente che professionalmente perché tanto la legge difende e protegge gli aggressori e non i destinatari di soprusi. C’è stata una sentenza ed io la rispetto con la consapevolezza che d’ora innanzi potrò dire ciò che voglio su chiunque».
L’ira della Signora De Angeli non si placa: «Ci sono state – ha detto l’ex addetta amministrativa del club rosanero – tante parole forti nei miei riguardi nel libro di Alaimo. Parole false, insulti gratuiti probabilmente dettati da un rancore mai sopito. Ho consigliato spesso a Giammarva di farsi una sua vita a prescindere da me ma evidentemente non ci riesce. Non è stato difficile lavorare con lui a Palermo, in realtà non ho dovuto lavorarci per tanto tempo, un solo anno su 17 trascorsi a Palermo».
La De Angeli un po’ a sorpresa ha concluso con un messaggio ai tifosi del Palermo. «Più che un messaggio ho sicuramente un augurio da rivolgere ai tifosi del Palermo, e cioè quello di raggiungere grandi traguardi, so per certo che succederà perché l’attuale proprietà è una delle migliori se non la migliore a livello nazionale. Seguo sempre il Palermo e soprattutto tifo ancora per i rosanero. Un ritorno nel calcio? Ho già scontato la squalifica quindi potrei tornare a lavorare nel calcio ma ho ancora qualche ferita aperta che mi impedisce di voltare pagina con serenità. Il calcio è totalizzante, fai fatica a starne fuori. Quando però impari a farne a meno – ha concluso – capisci che c’è vita oltre».