Attraverso il proprio spazio su “Libero Quotidiano” Luciano Moggi si è espresso anche sul Palermo e su Zamparini. Ecco quanto si legge: “La sosta per il doppio impegno della Nazionale aveva solo messo “in pausa” il campionato: alla Juve è bastato premere di nuovo il tasto “play” per riprendere la musica da dove si era interrotta. Sabato i bianconeri, in poche battute, hanno domato il Sassuolo: uno-due di Higuain, poi Pjanic e i tifosi a spellarsi le mani. Tuttavia, visto quanto successo con il Sassuolo,i frequentatori dello Stadium potrebbero correre il rischio di un “divertimento limitato”: ovvero la squadra chiude le partite e poi le gestisce a mo’ di allenamento. La passeggiata stavolta se l’è concessa pure il Napoli a Palermo, espugnando il Barbera con l’attitudine di un vero gruppo, mascherando gli eventuali rimpianti perla perdita di Higuain. Ed è questa la domanda delmomento:ipartenopei sono forti anche senza l’argentino? Noi pensiamo che siano più deboli, prima chi andava in campo cercava di indirizzare il pallone nella zona calda con la certezza di trovare sempre qualcuno (Gonzalo) pronto a metterla dentro;adesso che questa certezza non esiste, i ragazzi di Sarri cercano di arrivarci giocando da squadra con la speranza che Milik, Insigne,Mertense Callejon siano altrettanto pronti, anche se dobbiamo riconoscere che sabato Milik ha fatto rimpiangere – e tanto – “mister 36 gol”. La nostra impressione è che tutti,dalla società ai giocatori,stiano tentando dicancellare Higuain dalla testa dei tifosi, incentivo che potrebbe favorirei risultati sul campo almeno fino a quando persisterà anche nella squadra, che si senteperquesto caricata di responsabilità. Lo 0-3 al Palermo rispecchia i valori in campo, piegati inesorabilmente gli uomini di De Zerbi, chiamato a sostituire Ballardini già alla terza giornata: quest’anno Zamparini ha iniziato in anticipo con gli esoneri, che voglia battere il suo stesso record? Il patron rosanero avrà certamente notato la spregiudicatezza con la quale il suo mister ha mandato in campo la squadra: fare un 4-3-3 senza punte di ruolo significa andare al massacro attaccando male e difendendo peggio, oltretutto senza tener conto che l’avversario era il Napoli. Troppo debole quindi, e anche ingenuo, il Palermo per trarre conclusioni definitive sui napoletani. […]”.