L’ex rosa Viola si laurea: «Favorite in B? Frosinone e Genoa mi sembrano di alto livello»
L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sull’ex rosanero Viola riportando le sue parole.
L’entusiasmo è tornato. Una punizione all’incrocio che ha portato al gol, la rete su rigore. A Bolzano sabato scorso si è sbloccato Nicolas Viola. Che per il Cagliari di Fabio Liverani deve essere il faro. I suoi lampi, la sua regia, il suo primo gol in campionato (su punizione aveva timbrato in Coppa Italia con il Perugia) non sono serviti per la vittoria sfuggita nel recupero. Ma è aumentata la consapevolezza e Viola, sempre con il numero 10 sulle spalle (che qui fu di Joao Pedro) guarda al futuro con fiducia: «Più che pensare all’inizio negativo, dobbiamo guardare avanti, partita per partita. Anche se le sconfitte contro Venezia e Bari hanno fatto male. Basta poco per centrare la vittoria che serve. Possiamo farlo dando il massimo ogni volta. Con questo tecnico. Sono arrivato in estate, ma ho capito questa è una piazza particolare, con dei tifosi splendidi che meritano di tutto e di di più. Li abbiamo visti a Bolzano. Erano tantissimi».
Lei come è arrivato a Cagliari? Era un pallino di Liverani. «Non l’avevo mai avuto, ma mi ha richiesto lui e sono felice».
Cosa le ha chiesto? «Innanzitutto ci siamo conosciuti come persone».
Lei come vuole giocare? «Io mi definisco un play, amo fare il play; mi è sempre piaciuto giocare così, impostare, gestire il pallone, guidare. Ma mi adatto anche a fare la mezzala e mi piace. Sono partito lento, forse il fatto di non aver giocato tanto a Bologna un po’ ha influito. Ma lì arrivai a novembre, saltando tutta la preparazione. Giocai la prima volta a dicembre. Diciamo che la squadra era già assestata. Ma ringrazio sempre Mihajlovic».
Favorite? «Frosinone e Genoa mi sembrano di alto livello. Ma noi vogliamo arrivare».
Chi l’ha colpita in questa B? «Non lo dico perché è nel Cagliari, ma mi piace Makoumbou. Deve crescere, ma mi ha stupito la sua personalità»