L’edizione odierna del “Corriere della Sera” riporta le dichiarazioni dell’ex rosa Salvatore Sirigu, portiere della Nazionale campione d’Europa:
«Veniamo da un anno e mezzo durante il quale il calcio non è stato più lo stesso, per noi è già una vittoria entrare in uno stadio con i tifosi. Ricordiamoci che uniti si è più forti, e che più si è uniti e più si è forti. E godiamocela, perché tanti vorrebbero essere al nostro posto. Ho cercato di tramandare principi e valori che mi sono stati trasmessi dai campioni frequentati in Nazionale. Quando ti trovi davanti uno come Cannavaro, osservi e ascolti. Poi Buffon: ho un’ammirazione totale per Gigi. E De Rossi: ha dato anima e cuore per la Nazionale, averlo con noi è stato speciale».
«Cosa ho detto a Donnarumma prima dei rigori contro l’Inghilterra? Resterà per sempre un segreto tra me, lui e Meret, un altro giovane serio e sereno. Io sono più vecchio, mi ascoltano. Gigio ha umiltà e testa sulle spalle, perciò mi piace: i calciatori passano, gli uomini restano».
«Sa cos’è bello in questo gruppo? Che discutiamo tutti assieme, giovani e vecchi, di cose serie e di stupidaggini. Ci hanno dato dei razzisti: non si può. Qui c’è gente impegnata nel sociale, Nkoulou per me è un fratello. Abbiamo dimostrato di rispettare chi lo fa, è un gesto anglosassone. Però solo noi siamo stati criticati».