L’ex rosanero Lorenzo Lucca è stato protagonista di un ampio reportage sul sito “NssMag” nel quale l’attaccante attualmente all’Ajax si racconta a 360° parlando anche delle sue ex squadre e posa anche per diversi scatti.
Ecco l’intervista in questione:
«Sicuramente quando è arrivata la chiamata dell’Ajax non ho dubitato ad accettare e probabilmente questa cosa che sono il primo italiano che gioca nell’Ajax non l’ho ancora metabolizzata. Sono tranquillo e sereno, voglio solo cercare di lavorare bene qui e migliorarmi».
Lucca è il primo italiano a firmare per la squadra della capitale olandese, uno dei club più distinti al mondo per la loro estetica e filosofia di gioco. «Ovviamente, con tutto rispetto per dove giocavo prima, non è paragonabile all’Ajax. C’è molta più qualità qui, velocità di gioco. Tante persone in Italia dicono che gli italiani fanno fatica ad andare all’estero ma io volevo accettare questa sfida e dimostrare a me stesso di potercela fare. È una maglia storica, è sicuramente la migliore tra quelle con cui ho giocato. La terza è la mia preferita, quando giochiamo la porto sempre a casa visto che non la usiamo così spesso.” Una maglia unica che rende omaggio ai famigerati campi da calcio cittadini di Amsterdam, i “pleintjes” in olandese, che sono stati a lungo il terreno di formazione per leggende, icone e attuali stelle nascenti del club. Perché oltre la sua estetica, l’Ajax è da sempre una scuola inimitabile di calcio, un luogo di formazione nel quale sono stati forgiati talenti splendenti che poi sono andati in giro per il mondo conquistando pubblico, trofei e record. Ma oltre a quella dei Godenzonen, Lorenzo Lucca alla nostra domanda se c’è un’altra maglia a cui è particolarmente più legato esteticamente risponde quasi di getto, senza aver nessun dubbio: “quella del Real Madrid tutta bianca! Classica e senza troppo bisogno di dettagli particolari. Poi al di là della questione estetica rappresenta la storia del Real Madrid».