L’ex Milan Antonio De Lucia: «Ho mollato, avevo un contratto pronto con il Palermo»

Antonio De Lucia era un giovane portiere della Primavera del Milan che ha deciso di lasciare il calcio giocato. In un’intervista a Cronache di Spogliatoio il calciatore ha dichiarato che aveva un contratto pronto proprio con il Palermo.

Di seguito il post e l’intervista integrale:

Di seguito le sue dichiarazioni:

«Ho sempre avuto un sogno: arrivare in Serie A. Se non potrò farlo da calciatore, lo farò in un altro modo.Ho giocato per 3 stagioni al Milan, nelle giovanili. Mi hanno preso nel 2019, sono arrivato fino all’under-17 e facevo parte della Primavera da sottoetà. Un giorno, durante un allenamento, la mia schiena si è bloccata. Sono caduto a terra, e ho detto al mister che dovevo per forza rientrare in palazzina dai fisioterapisti. Ci sono rimasto per 7 mesi. Sono passato in qualche settimana, da essere un portiere di valore a un ragazzo ‘non da Milan’ . In rossonero ho toccato il cielo con un dito. Sono partito da fuorirosa e mi sono conquistato il posto da titolare. Vivevo in convitto e a Milanello, ho fatto la bella vita con i miei compagni e sono felice di vederli adesso in Serie A, perché ci sono sempre stati per me, da Bartesaghi a Zeroli. Da varie Primavera. Scelgo di fare due provini con Udinese e Sampdoria, ma mi rendo conto di non essere più lo stesso. Avevo visto il mio reale valore, le mie vere capacità, e ora ero uno schifo. C’era anche una proposta dalla Serie D, da parte del Roma City. E c’è anche un contratto pronto con il Palermo».

«Ve l’ho detto, io in Serie A ci arriverò comunque. Mi hanno tolto al calcio, ma non possono togliere il calcio da me. Da arbitro, in uno staff, da preparatore o da allenatore, io arriverò tra i grandi «Non l’ho assimilata. Ho passato momenti brutti, a Milano c’è stato un mese tremendo. Ho deciso di sfogarmi perché ogni giorno, le persone mi ripetono ‘Perché hai mollato? So che eri bravo’, ma non ho mai detto la verità. Mi mostro menefreghista ma dentro, mi si crea un buco nel petto. Guardare una partita mi fa male, mi faccio forza nonostante tutto perché la mia più grande passione e non la abbandonerò mai».