L’edizione odierna de “La Stampa” si sofferma sull’ex dirigente del Palermo Pietro Lo Monaco interessato ad acquistare la maggioranza di un club.
Bocche cucite. È stata un’altra giornata caotica, non ancora decisiva per il futuro del Novara. A Milano il presidente Massimo Ferranti ha incontrato Pietro Lo Monaco, 69 anni, dirigente sportivo di lungo corso ed ex amministratore delegato di Palermo e Catania anche in serie A. È il manager che rappresenta al momento la compagine più accreditata a rilevare la maggioranza delle quote del club azzurro. Sull’esito del colloquio nessuno s scompone, un atteggiamento che lascia spazio a diverse interpretazioni. Il fatto che al tavolo della trattativa nonci fossero avvocati lascia però intendere almeno il fatto che un accordo di massima non sia stato per ora trovato e sottoscritto.
A questo punto se ne saprà di più nelle prossime ore, visto che Lo Monaco aveva raggiunto Milano anche in anticipo rispetto ai tempi previsti con l’unico obiettivo di chiarire in maniera definitiva nel giro di 48-72 ore se l’affare si faccia o meno. Si tratta sulla base di un passaggio parziale di proprietà. Lo Monaco e il piccolo gruppo di imprenditori che rappresenta sarebbe pronto ad acquisire il 75% della so cietà, lasciando a Ferranti la partecipazione minoranza. In questa prima fase i nuovi soci potrebbero iniziare a operare ragionando sulle strategie di mercato invernale per tentare di potenziare la squadra nella corsa alla salvezza.
A fine stagione, con il Novara che a quel punto si auspica salvo, si realizzerebbe la cessione definitiva con l’uscita di scena dell’attuale presidente dopo un’avventura di tre stagioni. Frenate e rotture sono però sempre dietro l’angolo, come insegna la telenovela che ha tenuto banco in estate con Naser Altamimi. Per questo è impossibile anticipare quale sia lo scenario dietro l’angolo. Ferranti ha manifestato più volte l’intenzione di vendere la società. In queste settimane è stato subissato di chiamate da presunti investitori interessati a subentrare, però nessuno l’ha mai convinto del tutto. L’ultima trattativa finita nel nulla lunedì era stata condotta con una compagine che faceva capo a un presunto investitore croato: il gruppo si era presentato più volte negli uffici del club e domenica aveva anche assistito dal vivo alla partita con il Lumezzane.