L’ex arbitro Calvarese: «L’ultimo Inter-Juve? Ho arbitrato male. Zero pressioni dai club, ma un fischio sbagliato costa milioni»

L’ormai ex arbitro e ora membro del team di Amazon Prime per la Champions League, Gianpaolo Calvarese, ha concesso un’intervista al “Corriere della Sera”.

«Dimissioni? È stata una decisione sofferta, ma l’ho presa per seguire da vicino la mia azienda di integratori. Vorremmo lavorare con squadre professionistiche e la scelta di dimettermi è stata l’unica percorribile per non incorrere in eventuali conflitti d’interesse. Avrei potuto fare un altro anno, Amazon è arrivata dopo. Mi ha preso in contropiede, ma è un’opportunità stimolante. Mi mancherà l’adrenalina del campo. Ultimo Inter-Juventus? Le polemiche fanno parte del gioco, il clamore mediatico di certe gare amplifica le decisioni. La gestione di quella gara poteva essere fatta meglio e me ne rammarico, ma non mi fate entrare negli episodi specifici, generebbero ulteriori discussioni che potrebbero essere strumentalizzate, da una o dall’altra squadra o da terzi. La mia decisione di dire basta non c’entra con quel match, è determinata da altri elementi, come ho detto. C’era la possibilità di proseguire come arbitro e non solo come Var, ma ho scelto di lasciare per la mia azienda. I club non mettono pressione, ma una decisione può spostare equilibri economici importanti: l’unica arma è prendere buone decisioni e per prenderle bisogna essere preparati. Gli arbitri devono essere consapevoli che un fischio pesa».