Il mondo del calcio rischia di essere scosso da un nuovo caso finito di fronte alla Corte di Giustizia dell’Unione europea.
Come spiega “PaRR” la Cour d’appel de Mons ha chiesto indicazioni alla Corte dell’Ue sul fatto che le regole della FIFA in materia di trasferimenti dei giocatori violino le regole della concorrenza e della libertà di movimento stabilite dal TFUE (Trattato sul funzionamento dell’Unione europea).
La questione è stata posta poiché le regole sui trasferimenti della FIFA e della Federcalcio belga avrebbero impedito al giocatore francese Lassana Diarra di essere ingaggiato dallo Sporting Charleroi (club belga) nella stagione 2014/15 costringendolo al contempo a rinunciare allo stipendio per il quale si era accordato. La Camera di risoluzione delle controversie della FIFA e il TAS (Tribunale Arbitrale dello Sport) avevano ritenuto illegale questa violazione del contratto e avevano proibito al calciatore di trasferirsi nel club belga, condannando Diarra al pagamento di 10,5 milioni di euro a titolo di risarcimento al Lokomotiv Mosca. Questo episodio aveva anche impedito al giocatore di esercitare la sua professione per 15 mesi.
Il giocatore – rappresentato dall’avvocato Jean-Louis Dupont, dello studio Dupont-Hissel, celebre per la cosiddetta sentenza Bosman – ha sostenuto che diversi paragrafi dell’articolo 17 del regolamento FIFA sul trasferimento dei calciatori violano l’articolo 101 del TFUE (che vieta gli accordi anticoncorrenziali) e il principio della libera circolazione dei lavoratori all’interno dell’Unione sancito dall’articolo 45 del TFUE, come stabilito dalla Corte di giustizia nella sentenza Bosman del 1995.