Al ritorno sul palcoscenico della serie C, dopo un’assenza di 43 anni, il Seregno ha scelto di indossare sabato prossimo a Trieste una maglia unica nel suo genere.
A rendere speciale la casacca è il messaggio che veicola, un “Vacciniamoci” che pone un invito chiaro ai cittadini, nella lotta per il contenimento della diffusione del Covid-19.
«Il calcio – commenta il presidente del Seregno, Davide Erba – è il maggior veicolo di propaganda. Con tale consapevolezza, noi per una volta abbiamo deciso di staccarci da una logica commerciale, riservando lo spazio che solitamente sulle maglie è occupato dagli sponsor ad un’esortazione chiara e rivolta a tutti, quella appunto a vaccinarsi». «La gran parte dei calciatori, ormai, è vaccinata ed anche questo dimostra la validità del vaccino nella tutela della salute, personale e collettiva – prosegue Erba -. Con questa iniziativa, vogliamo sensibilizzare tutti ad incamminarsi su questa stessa strada: vaccinarsi è fondamentale per superare il brutto momento che ancora attraversiamo e per poter tornare a vivere al più presto le emozioni che solo gli stadi sanno regalare, senza limitazioni di capienza». Gli fa eco il presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli: «Il calcio è un potente strumento a servizio delle cause sociali, e l’iniziativa del presidente Erba lo dimostra. In questo caso, il calcio veicola un messaggio estremamente importante se si vuole andare verso la normalità. Vaccinarsi è la sola chiave che abbiamo per riaprire le porte alle nostre vite e poter ripopolare gli stadi con gioia e in piena sicurezza». Lo si legge in una nota dell’ANSA.