Lega B, 8 marzo giorno di riflessione sulla violenza di genere. Balata: «Fenomeno da affrontare con tutte le componenti della società»
Attraverso il proprio sito ufficiale la Lega B riporta la seguente nota dedicata all’8 Marzo, giornata internazionale della donna.
La violenza di genere è un fenomeno complesso, che ha radici culturali antiche, che richiede una strategia globale ed una pluralità d’interventi, dove alla responsabilità delle forze di polizia si affianca l’impegno della magistratura, il lavoro di tutte le istituzioni pubbliche e delle associazioni nella tutela delle vittime, il coinvolgimento delle agenzie educative, prima fra tutte la famiglia, la scuola e lo sport.
Per questo la Lega Serie B è da sempre vicina alla Direzione centrale della polizia criminale, Servizio Analisi Criminale ogni giorno impegnata nel contrasto di questo terribile fenomeno: ‘L’augurio per l’8 marzo che ci facciamo tutti, uomini e donne – dice il presidente della Lega Serie B Mauro Balata – è che attraverso l’impegno condiviso si acquisisca la consapevolezza del rispetto di genere e si assicuri quel rapporto paritario alla base di una società equa e inclusiva’.
Nella scorsa 14a e 21a giornata la Serie BKT è scesa in campo con varie iniziative per dire stop alla violenza sulle donne, un crimine odioso e che viola qualsiasi principio costituzionale. E proprio in occasione della Festa della donna il Servizio Analisi Criminale della DCPC ha pubblicato un report approfondito sull’analisi dei dati disponibili: ‘L’obiettivo di questo report è fornire un contributo attraverso il lavoro svolto dalle diverse articolazioni della Direzione centrale della polizia criminale’. Un’attività di contrasto che ha portato i suoi frutti ad esempio nell’andamento generale dei reati commessi nelle annualità 2019 – 2022, quando si può apprezzare, per gli atti persecutori e i maltrattamenti contro familiari e conviventi, dopo un trend in progressivo e costante incremento, un 2022 in calo. Diversamente dalle violenze sessuali che a fronte di un decremento nel 2020 rispetto all’anno precedente, mostrano un incremento nel biennio successivo.
Esaminando per primi gli atti persecutori (c.d. “stalking”), si rileva un trend crescente del numero di reati commessi sino al 2021 e un successivo decremento nell’ultimo anno in esame. L’azione di contrasto, dopo aver evidenziato una progressiva decrescita fino al valore più basso nel 2021 (59% di reati scoperti), nel 2022 fa rilevare una significativa inversione di tendenza, attestandosi al 67%. Nel quadro di una sostanziale stabilizzazione che negli anni ha riguardato gli omicidi nel loro complesso, negli ultimi quattro le vittime di genere femminile hanno, purtroppo, fatto registrare un incremento. In tale contesto è poi significativa l’incidenza delle donne uccise in ambito familiare/affettivo, in costante crescita nel quadriennio. Si ritiene, inoltre, opportuno segnalare che, nel 2022, tra i delitti commessi in ambito familiare/affettivo, in circa un terzo dei casi, le uccisioni di donne si collocano nel quadro del rapporto genitori/figli.
Preoccupante anche il dato inerente all’applicazione del “Codice rosso”, che vede un significativo incremento, sia dei delitti commessi che delle segnalazioni a carico dei presunti autori noti, in particolare per la fattispecie di violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, che può essere interpretata in senso positivo, cioè come un incremento della propensione alla denuncia e, più in generale, della sensibilità alla tematica da parte di tutti gli autori coinvolti. Si conferma, quindi, la necessità di riservare alla violenza di genere la massima attenzione, non solo nella prevenzione e nel contrasto, ma anche nel supporto alle vittime, nell’educazione dei giovani uomini e nelle campagne informative mirate a rimuovere quegli ostacoli socio-culturali che impediscono l’affermarsi di un’effettiva parità di genere. Al riguardo, l’impegno delle forze di polizia è in prima linea. Fondamentali interventi sono, infatti, stati adottati negli anni per la specializzazione degli operatori per la formazione multidisciplinare, anche in tema di approccio alle donne vittime di violenza per evitare fenomeni di vittimizzazione secondaria con figure professionali quali medici e psicologi, che svolgono attività di supporto e sostegno alle vittime, oltreché di formazione a tutto il personale. Tra le varie iniziative, si ritiene importante evidenziare quella correlata al numero di pubblica utilità 1522, attivato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità, con l’obiettivo di sviluppare un’ampia azione di sistema per l’emersione e il contrasto del fenomeno della violenza intra ed extra familiare a danno delle donne.