Lecco lavora per la B, stadio quasi pronto e ritiro normale. Foschi: «Noi al resto non ci pensiamo»
L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul Lecco e riporta le parole di Foschi.
In questa estate paradossale del Lecco le sorprese non finiscono mai. La vittoria dei playoff e il ritorno in B (sul campo, per ora) dopo 50 anni sono stati seguiti dal mancato rispetto di una tempistica sbadatamente non rivista dalle istituzioni sportive, con la violazione (indiscutibile) di una norma assolutamente da rivedere per il futuro. Questa è storia. La novità, in questo contesto assurdo, è che lo sbattimento per trovare (addirittura a Padova, a 250 chilometri) uno stadio omologato è stato inutile. Perché quello di Lecco, a fine agosto, sarà pronto per ospitare le partite di Serie B. Le strade attorno allo storico Rigamonti-Ceppi in questi giorni sono bloccate perché si stanno installando i pali per la nuova illuminazione, le panchine sono state rifatte e si stanno piazzando i tornelli, mentre la capienza è già stata adeguata alla categoria. Quindi se il 29 agosto, dopo l’ultima sentenza del Consiglio di Stato, ci sarà l’ok all’ammissione al campionato, il Lecco potrebbe giocare subito nel suo stadio. Come se niente fosse. O quasi. Lo conferma Luciano Foschi, l’allenatore che sta proseguendo nel ritiro di Saint Vincent.
Ma è vero? «Certo, come da programma. La società e il Comune stanno facendo tutto quello che era stato richiesto e tutto procede bene. Forse a Padova non dovremo andare mai, sono fiducioso».
E voi come lavorate? «Anche qui come programmato, in tre step. Lunedì abbiamo cominciato l’ultimo, venerdì scendiamo a Lecco e avremo due giorni liberi. Abbiamo fatto tutto, anche qualche test con squadre del posto».
Il morale dei giocatori com’è? «Buono. Fino a quando siamo qui, fuori dal mondo, pensiamo solo ad allenarci e il gruppo dimostra grande impegno. Proprio come l’anno scorso, è forte e sano. Non ci sono brutte sensazioni, non sappiamo cosa sta succedendo e ne restiamo fuori. Noi ci prepariamo a fare la B, al resto ci pensa la società».
Ma anche il mercato sta andando avanti normalmente? «Sì, abbiamo anche giocatori che si propongono per venire da noi. Poi certo, la situazione frena qualcuno, ma le trattative sono in atto, siamo sereni. Quando ci diranno cosa succederà, chiuderemo tutti gli accordi».
Rischiate di essere la Cenerentola del campionato. «Siamo abituati dall’anno scorso. Dicevano che saremmo retrocessi e avremmo preso tre gol a partita, invece alla fine abbiamo vinto i playoff».
Regole? «Eh ma quelle bisogna farle bene. Nel nostro caso, sarebbero dovute essere legate alle date, che per noi sono state troppo penalizzanti».