Lecco, Di Nunno: «Per lo stadio porte in faccia da Cellino e Galliani. Per fortuna torneremo al Rigamonti»
Il presidente del Lecco Paolo Di Nunno, ha parlato alle colonne de “Il Giorno” rilasciando le seguenti parole:
«Ora testa al campionato. Sappiamo che ci sono squadroni, con gente che ha soldi. Io non ne ho come “quelli“. Io vivo, non muoio di invidia per loro. Mesi difficili? Anche la ripartenza. Certo, la sconfitta col Catanzaro poteva starci, ma noi siamo rimasti fermi per settimane… E sa perché? per colpa di gente che non ha un cavolo da fare. Come Perugia e Brescia che hanno deciso di fare causa a tutti perché loro la C non volevano farla. E ci credo: gli umbri puntavano la B per vendere il club agli americani. Ma gli è andata male».
«Ha amici nel calcio? Sono in questo mondo da tantissimi anni, i miei amici sono quelli della prima stagione a Canosa. Ma poi non c’è altro. In questo ambiente non puoi avere amici, solo nemici. Fanno tutti finta di volerti bene, ma solo per fregarti i soldi. E se c’è business non c’è amicizia… Io sono scomodo, ho il “difetto“ di dire in faccia quello che penso, ma poi mi passa tutto. Non porto rancori e se mi dicono che ho sbagliato chiedo scusa».
«Porte in faccia? Chiesi prima al Brescia: chiamai Cellino in Inghilterra, ma non sapevo che stesse facendo ricorso anche lui. Poi mi sono rivolto al Monza, per tutta la nostra città era la soluzione più bella, anche perché i tifosi sono gemellati e avrei potuto giocare sempre lì. Però Galliani mi disse che il campo si sarebbe rovinato con la pioggia. Ma la cosa che mi fece davvero arrabbiare è stato quando gli chiesi la disponibilità il venerdi, prima della finale di ritorno col Foggia. Mi disse: “Non è che fai la fine del Bari che all’ultimo minuto non è andato in A?“ Noi invece al Foggia di gol ne abbiamo rifilati tre, i ragazzi volevano la B. Ma il campo non l’abbiamo avuto».
«Prima gara a Padova? Altre spese. Solo l’affitto del campo mi è costato 30mila euro. E poi il viaggio di andata e ritorno, la notte in hotel, i pasti. Ma per fortuna si torna a casa. Il 16 settembre riapre il Rigamonti per la sfida col Brescia. I lavori sono praticamente finiti (servivano un impianto di illuminazione di 1200 watt, necessario per le tv, e almeno 5500 posti a sedere oltre ai tornelli, ndr), siamo stati più veloci della luce».