Il tecnico della Cremonese, Giovanni Stroppa, ha parlato in conferenza stampa in vista della prossima sfida contro il Lecco.
Di seguito le sue parole:
«Serve sempre fare tesoro di tutte le situazioni, anche se poi la parola spetta solamente al campo. Io mi rifaccio al pensiero che avevo all’andata: al di là del mercato, che potrà mostrare cose diverse, il Lecco è una squadra allenata bene e in grado di mettere in difficoltà tutti quanti sul piano agonistico. Noi dovremo tener conto del campo e dello stadio in cui andremo a giocare, perché non è semplice. Proprio per questo motivo bisognerà essere ancora più bravi a fare la prestazione che vogliamo. Sono assolutamente soddisfatto del calciomercato invernale perché sono stati effettuate operazioni mirate, come avvenuto per Falletti e Johnsen. Livieri è stata un’occasione che abbiamo saputo cogliere, mentre in difesa sapete che cercavamo altri profili ma quello di Marrone è un acquisto importante: con lui sappiamo di avere un elemento prezioso che darà sempre il 100% e non avrà problemi di adattamento al gruppo. Siccome siamo in emergenza e quindi può essere della partita da subito. Può giocare nei cinque ruoli sotto la punta: mezzala, trequarti, esterno… Dipenderà anche dalle sue conoscenze e da come esprime le sue caratteristiche. La squadra gioca ormai a memoria: vediamo dove potrebbe fare di più, cercando di non stravolgere la squadra che ha un’ottima identità. Così come è stato per Falletti, può darci quel qualcosa in più. Majer è febbricitante e non si è allenato, domani non sarà della partita. Mi dispiace perché sarebbe stato un valore aggiunto e pochi giorni fa ho fatto i complimenti a lui, Abrego e Lochoshvili che hanno giocato dal primo minuto dopo tanto tempo. Dai convocati poi si vedrà chi non sarà della gara. Buonaiuto starà fuori ancora a lungo, per Collocolo potrebbe volerci un mese o un mese e mezzo, mentre Ravanelli e Tuia erano già arruolabili ma abbiamo preferito conservarli: torneranno a disposizione la settimana prossima. E poi c’è Pickel, impegnato in Coppa d’Africa: competizioni del genere sono importantissime e aiutano a crescere, spero per lui che torni il più tardi possibile. A me sinceramente non cambia nulla, ho ben chiaro il lavoro che voglio fare qui fin dal primo giorno. Quello che conta è che la squadra sia cresciuta nel corso del tempo e per questo faccio i complimenti ai miei ragazzi. Adesso però non dobbiamo abbassare la guardia e vanificare quanto fatto: se siamo diventati così competitivi è solo attraverso il lavoro, e ci sono ancora ampi margini di miglioramento. Sulla carta probabilmente le formazioni che si trovano più in alto in classifica, senza fare nomi. Ma io guardo in casa mia: sono sicuro che non abbiamo sbagliato gli uomini. La squadra è cresciuta molto e non andavano fatte operazioni a caso. L’importante è il gruppo e da questo punto di vista mi sembra che i ragazzi nuovi siano qua da sempre».