Il socio di maggioranza del Lecce, Renè De Picciotto è stato intervistato da Telerama il quale si è espresso in merito ai prossimi impegni, ai risultati della squadra ed ai programmi del club.
«In caso di promozione bisognerebbe mantenere costi bassi e investire sui giovani. Spero che questo turno finale di tre partite finisca bene. Gli azionisti sono andati oltre tutte possibilità facendo sacrifici importanti e salti mortali. Mi auguro che i tecnici e i giocatori facciano gli stessi sforzi nelle prossime tre partite per raggiungere la promozione. Se possiamo insaccare in rete sarebbe meglio che colpire 17 pali. Onestamente non voglio investire ulteriormente nel Salento. Essere tifoso è una cosa, imprenditore un’altra. La maglia non mi sembra una ragione sufficiente per investire avanti, lo dico in modo ragionevole. Se andremo in A? Onestamente questa società ha dei debiti che andrebbero risanati, non ci lasciano molto spazio per un programma ambizioso. Dobbiamo esclusivamente basarci sui giovani e sui costi bassi. Una città di 100mila abitanti con 20mila persone allo stadio è un miracolo. Quando siamo andati in A abbiamo visto che non era possibile avere un programma troppo ambizioso e lo abbiamo ripagato in modo penoso. Se non entra qualcuno con la spalla molto più grossa di noi, il programma sarà limitato».