«Ci siamo dati un metodo, di rigore e pulizia. A chiunque si presenti chiediamo subito un accordo di riservatezza e “proof of funds” dell’eventuale investitore. Anche perché oggi siamo spettatori, non abbiamo aperto un iter formale di vendita del club, ma se un giorno dovesse succedere, non potremmo certamente permetterci di commettere errori sbagliando la valutazione del profilo dell’eventuale acquirente».