L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulla disavventura di Basic della Lazio.
Tutto all’improvviso, tutto terribilmente vero, anche se sembrava la scena di un film. Toma Basic, il venticinquenne centrocampista croato arrivato la scorsa estate alla Lazio, è stato vittima ieri di una rapina armata, in pieno centro a Roma, nel quartiere Parioli, uno dei più esclusivi della capitale. Ci ha rimesso il Rolex Daytona d’oro che portava al polso (valore alcune decine di migliaia di euro), ma la cosa peggiore è stata lo shock subito. Uno shock dal quale ha fatto molta fatica a riprendersi. E che sicuramente gli lascerà una cicatrice che non sarà facile mettere da parte.
I fatti Erano circa le 13.30 di ieri. Basic, come tutti i suoi compagni di squadra, dopo aver svolto in mattinata l’allenamento a Formello, si stava recando presso un noto ristorante del quartiere Parioli per il pranzo. Un appuntamento organizzato dal tecnico Maurizio Sarri per trascorrere qualche momento di svago tutti assieme ed anche per rinsaldare il gruppo che – tra alti e bassi del campo e malumori della tifoseria per il deludente mercato invernale – sta vivendo un periodo poco felice. Arrivato in viale Parioli e parcheggiato il suo Suv nei pressi del ristorante, Basic è sceso dalla macchina e si è avviato verso il locale. All’improvviso si è ritrovato davanti un uomo armato, il cui volto era coperto da un casco e da una mascherina. L’uomo ha estratto una pistola e l’ha puntata verso il corpo del giocatore, intimando di consegnargli l’orologio che aveva al braccio. Basic non ha opposto resistenza e consegnato il rolex al malvivente. Che si è subito allontanato a piedi facendo perdere le sue tracce. Probabile (ma non ci sono conferme) che ci fosse un complice ad attenderlo a bordo di una moto, con la quale i due si sarebbero poi definitivamente allontanati dal luogo della rapina.
Lo sgomento Profondamente scosso da quanto accaduto, Basic si è immediatamente infilato nel ristorante dove c’erano già molti dei suoi compagni di squadra. Vedendolo in volto hanno capito subito che fosse successo qualcosa di grave. Dopo aver raccontato l’episodio, il giocatore è stato così rincuorato da tutti. Poi, una volta terminato il pranzo, si è trattenuto ancora per un po’ nel ristorante e, quando è uscito, a «scortarlo» verso la sua auto hanno provveduto Sergej Milinkovic e Adam Marusic. Nel frattempo il centrocampista della Lazio era stato sentito dagli agenti del Commissariato di Villa Glori, che lo hanno invitato a passare negli uffici per sporgere denuncia. Per fare chiarezza sull’episodio (grave e sconcertante perché accaduto in pieno giorno in uno dei quartieri più eleganti di Roma) saranno visionati i filmati delle tante telecamere presenti in zona. Per le modalità in cui si sono svolti i fatti non sarà tuttavia per niente facile risalire all’identità del rapinatore.