Lazio, De Martino: «Attacchi a testa bassa contro di noi. C’è un tentativo di spallata»

A otto anni esatti dalla vittoria della Coppa Italia nel derby con la Roma, Stefano De Martino, direttore della comunicazione della Lazio, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel. Queste alcune sue parole: «La giornata odierna sarà interamente dedicata a tale ricorrenza, un autentico fatto storico. Il 26 maggio rappresenta l’anniversario della vittoria di una Coppa Italia ineguagliabile. Un successo simile non era ipotizzabile neppure in un film, un derby in una finale c’era mai stato prima: in palio c’era anche la supremazia cittadina, oltre al trofeo.  Se da un lato c’è soddisfazione nel lavoro svolto, dall’altra parte dobbiamo tornare nuovamente in trincea, questa volta in modo inaspettato. C’è un tentativo di spallata nei confronti della Lazio, un attacco che si avvertiva da giorni e che si sta traducendo in situazioni a dir poco spiacevoli. La Società ha fatto della correttezza la propria peculiarità: non abbiamo chiesto che si parlasse bene del club ma di rispettarne il lavoro e la sua gente. Siamo una Società sana, con idee chiare: la dirigenza ha messo i giocatori nelle condizioni di rendere al meglio.

Attaccare il Presidente, un dirigente o un giocatore per non motivo che non sussiste significa andare contro tutte quelle persone che la mattina si svegliano per sapere cosa accade nel mondo bianco celeste. Questo è uno straccio lanciato verso tutti, le allusioni e le frasi tra le righe non sono accettabili. La Società è vigile e risponderà a tutto ciò che verrà tirato in ballo in modo fantasioso. Negli ultimi due mesi abbiamo sempre auspicato la ripresa ed il conseguente termine del campionato per il bene del sistema e dei tifosi. Se qualcuno ha un pensiero diverso, dispiace che il comportamento che ne deriva è un attacco a testa bassa nei confronti di questa Società, che però ha sempre agito nel rispetto totale. Chi lavora nel mondo del calcio conosce bene i numeri: in questo campionato stiamo giocando bene ma non è per questo che la dirigenza si sia impegnata da sempre per far riprendere la Serie A. Intorno alla Lazio non possono essere evocati fantasmi, sarebbe disgustoso».