«Si è scritto tanto e male sulla vicenda dei tamponi. In questa prima fase abbiamo una sentenza che possiamo commentare. Sappiamo tutti il terrorismo mediatico che si è scatenato, con previsioni catastrofiche e titoli a tutta pagina della Gazzetta dello Sport, dove la Società ha preso posizione. Si parlava di un verdetto già scritto, con ricostruzioni che hanno agitato il sonno dei tifosi biancocelesti.
“Questa è una seconda vicenda che vedremo più avanti, per capire quanto ci si sia esposti su questa vicenda. Abbiamo raccolto tutto, ascoltato e letto, per adesso c’è il tema legato alla sentenza di primo grado che non ci lascia soddisfatti perché c’è una multa e soprattutto un’inibizione per il Presidente e tutta la classe medica. La Lazio si è difesa con una memoria completa e puntuale che testimonia come la Società abbia agito nel rispetto dei protocolli, preoccupandosi di tutti i suoi tesserati e dipendenti.
Capiremo poi se questa difesa verrà accolta nella misura completa, come si auspica la Società. Ad oggi, per quanto riguarda l’aspetto mediatico, per la Lazio è stato sicuramente un danno, ne abbiamo sentite di tutti i colori: questo per rinnovare il fatto che, quando c’è di mezzo la Lazio, c’è sempre questo tipo di atteggiamento. Quello che mi conforta è che alla fine ho letto anche di persone che hanno potuto riconoscere questo accanimento da parte di qualcuno che non è giustificabile. Ho letto anche l’editoriale di Michele Criscitiello, che giustamente critica chi cerca di buttare giù chi lavora bene. Questa è anche la lettura di tanti professionisti e colleghi che ci hanno scritto in privato. Tutto questo però lo vedremo più avanti, quando questa vicenda finirà. Quel momento, conteremo anche parole e virgole di qualcuno che risponderà di quanto detto e scritto». Queste le parole di Stefano De Martino, direttore della comunicazione della Lazio, rilasciate ai microfoni di Lazio Style Channel in merito al caos tamponi che ha coinvolto il club biancoceleste.