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Lautaro Martinez licenzia baby sitter in fin di vita, condannato: «Assunta già malata, l’abbiamo aiutata»

L’edizione online de “Il Messaggero” si sofferma sul caso che riguarda Lautaro Martinez.

In queste ore infatti è arrivata la sentenza del Tribunale di Milano che ha condannato l’attaccante dell’Inter per aver licenziato illegittimamente una baby sitter di 27 anni nel momento in cui aveva scoperto una grave malattia terminale. La donna era infatti stata assunta per la figlia Nina, ma otto mesi dopo l’assunzione la stessa aveva accusato dei forti dolori all’addome ed era stata costretta al ricovero in ospedale. Gli esami strumentali hanno evidenziato una grave malattia terminale e la donna è stata costretta, nelle settimane successive, a un ricovero a oltranza.

Ma oltre alla terribile notizia, la baby sitter ha ricevuto anche una lettera di licenziamento da parte di Lautaro motivata con il fatto che avesse sforato il massimo di giorni di malattia consentiti. Dopo diversi tentativi di accordo, sempre respinti da Lautaro, la questione è arrivata davanti al tribunale del Lavoro di Milano, che ha costretto l’argentino a pagare le spese legali sostenute dall’accusa e pagare un risarcimento alla famiglia della ragazza, deceduta, proprio per la malattia per cui era stata licenziata, lo scorso gennaio.

Dopo questa vicenda si è scagliata una bufera sul calciatore che sui social ha scritto:

«Avevo deciso di rimanere in silenzio per rispetto. Ma non permetterò che venga infamata la mia famiglia. Abbiamo assunto una persona che era già malata, nostra amica da una vita. Abbiamo fatto molto per lei e la sua famiglia. Abbiamo pagato viaggi, aiutato a trovare i letti in ospedale, aiutato con le cure, con la sistemazione della famiglia che abbiamo dovuto convincere affinché venisse ad occuparsi della figlia che stava morendo. E la sua famiglia, mentre la figlia stava morendo, ha tentato di ottenere soldi da noi, ha tentato di approfittarsi della situazione anche dopo la morte. Noi l’aiuto, un grande aiuto, lo abbiamo dato a lei quando aveva bisogno. E ora tentate di infamarci? Che razza di persone siete che tentate di approfittare della morte di un figlio per ottenere denaro?».

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Redazione Ilovepalermocalcio