L’Arena di Verona: “Chievo, corsa alle piazze alte. L’ottava varrebbe 37milioni, Palermo avvisato…”

Chievo salvo, campionato finito? Non è esattamente così. Perché il club di via Galvani punta a migliorare ancora il risultato sportivo e guarda con interesse anche al posizionamento in classifica, che sul piano economico può portare vantaggi di non poco conto. E qui entra in ballo la ripartizione dei diritti televisivi che tiene conto anche della posizione finale in campionato. E la «mission» del Chievo, oggi, è quella di blindare il nono posto per provare magari ad agganciare pure l’ottavo, visto che la Lazio dista solo quattro punti. In ballo milioni di euro. E giusto per essere chiari, prima di spiegare il meccanismo di ripartizione, il Chievo in caso di arrivo al dodicesimo posto incasserebbe 33.2 milioni di euro, che diventano 32.5 in caso di undicesimo posto. Il «salto» di qualità arriva con la conquista del decimo posto che porterebbe nelle casse del club della Diga 35 milioni di euro. Oggi, però, il Chievo è nono e potrebbe mettersi in tasca 35.3 milioni, che diventano 36.8 in caso di ottava piazza.. MECCANISMO.Due settimane fa sono stati approvati i criteri per la ripartizione dei ricavi derivanti dai diritti TV dalla Lega Calcio, come sempre divisi tra parte fissa e variabile. Il nuovo ciclo, triennale come sempre, con i suddetti criteri si apre proprio da questa stagione e rimarrà invariato fino al 2018. Sui 924,3 i milioni di euro che i venti club si spartiranno la Legge Melandri stabilisce che il 40 per cento dei compensi deve essere diviso equamente come base di partenza fissa per ogni partecipante al campionato di Serie A. L’altro 30 per cento sarà suddiviso tra le venti squadre della massima serie calcolando il bacino d’utenza; 25 per cento stabilito dopo una ricerca sul tifo ed il 5 per cento studiando i dati Istat riguardo la popolazione residente nel Comune di appartenenza al team. Il 30 per cento rimanente sarà assegnato in base ai risultati: 10 per cento sulla storia del club considerando i campionati dal 1946-47 ad oggi, il 15 per cento considerando i risultati degli ultimi 5 anni ed il 5 per cento valutando la stagione in corso. Da non dimenticare anche i 60 milioni destinati al paracadute per le tre squadre che retrocederanno in Serie B. PAPERONI. Con la situazione attuale nel torneo di A in testa a tutti anche in questa speciale classifica con 103 milioni di euro c’è la Juve. Milan al secondo posto con 80 milioni e Inter terza a 78 milioni, il piccolo vantaggio dei rossoneri è dato solamente dai risultati degli ultimi 5 anni in Serie A. Roma e Napoli compiono un importante balzo in avanti passando rispettivamente dai 59 milioni ai 72 milioni per i giallorossi e dai 61 milioni ai 69 per i partenopei. Passi avanti anche rispetto al triennio precedente per Lazio (da 48 a 55), Fiorentina (da 43 a 51) e Torino (da 33 a 41) mentre le altre squadre hanno visto il loro incasso rimanere più o meno invariato, attorno ai 30 milioni”. Questo quanto scrive l’edizione odierna de “L’Arena di Verona”.