Vicenda strana quella dell’ormai ex arbitro Gavillucci, dismesso senza motivo dall’AIA tramite un SMS, mentre si trovava in viaggio di nozze. I problemi iniziarono dopo aver sospeso Sampdoria-Napoli per cori razzisti. L’edizione odierna del “Corriere dello Sport” lo ha intervistato: «Non riesco a credere alle motivate scelte tecniche con cui mi hanno dismesso. Nicchi mi ha detto che fare l’arbitro è un hobby e che quindi ne troverò altri. Mi parlano di hobby ma ho fatto sacrifici sin da quando ero giovane, rinunciando a diverse cose. In Serie C prendevo 150 euro, mentre in Serie B dovetti rinunciare ad uno stipendio buono perché incompatibile con la mia attività. L’arbitro è un ruolo precario nel calcio, la proporzione a livello di salario tra un arbitro top e un calciatore di medio livello è imbarazzante».