L’arbitro aggredito a Riposto invitato al derby di Roma: Alfonzetti sogna ancora la Serie A

ROMA – Da un’aggressione brutale sui campi provinciali a un momento di grande emozione sotto i riflettori dello Stadio Olimpico. È la storia di Diego Alfonzetti, giovane arbitro diciannovenne della sezione AIA di Acireale, vittima di una violenta aggressione durante una partita Under 17 a Riposto e ora simbolo di rinascita e coraggio per tutto il movimento arbitrale.

Come riportato da Repubblica Palermo, Alfonzetti è stato invitato dall’Associazione Italiana Arbitri ad assistere al derby di Serie A tra Lazio e Roma, disputato domenica sera. Un gesto forte e simbolico, voluto per ribadire il sostegno e la vicinanza al giovane direttore di gara dopo i drammatici fatti accaduti poche settimane fa in provincia di Catania.

Prima del calcio d’inizio, Alfonzetti ha calcato il prato dell’Olimpico al fianco dei colleghi Simone Sozza, Giuseppe Perrotti, Marcello Rossi e Daniele Doveri. Subito dopo ha preso posto in tribuna, accanto al presidente dell’AIA Antonio Zappi e al vicepresidente Francesco Massini. La sua presenza è stata ripresa in diretta TV e proiettata anche sul maxischermo dello stadio, mentre veniva presentato ai due capitani, Zaccagni e Pellegrini.

«Desideriamo ringraziare chi ha reso possibile questa iniziativa e tutte le società, dalla Serie A al dilettantismo, che con piccoli e grandi gesti hanno espresso solidarietà a Diego e condannato la violenza verso gli arbitri», ha dichiarato il presidente Zappi su Repubblica Palermo.

L’episodio di Riposto aveva scosso il mondo del calcio. Durante una gara playoff del campionato provinciale tra Russo Sebastiano e Pedara, Alfonzetti è stato accerchiato e aggredito da diversi tesserati e persone entrate in campo: «È stato inseguito, sgambettato e colpito con una bandierina alla nuca», ha raccontato Repubblica. Una pioggia di calci e pugni lo ha costretto alla fuga, fino all’arrivo dei carabinieri. Nonostante la violenza subita, il giovane non si è arreso.

La reazione delle istituzioni sportive non si è fatta attendere: la squadra di Riposto è stata esclusa dal campionato e multata di 500 euro. Ma la misura più drastica è arrivata con le squalifiche: sette calciatori sono stati radiati a vita dalla FIGC, mentre altri tre hanno ricevuto squalifiche fino al 2028 e al 2030. Il club è stato inoltre obbligato a risarcire i danni all’auto di Alfonzetti.

Nonostante tutto, Diego ha scelto di andare avanti. «È ancora più motivato di prima», scrive Repubblica Palermo, e ora più che mai sogna un futuro nella massima serie. Quella Serie A che, domenica, ha potuto finalmente assaporare da vicino.